CAGLIARI – L’Inter ne ha vinta un’altra con molti gol e poca sofferenza, come fanno le squadre forti. E lei sa benissimo di esserlo. A Cagliari è finita 3-0, dopo un primo tempo di attesa e un secondo impietoso, anche se la notizia del giorno è il ritorno al gol di Lautaro, che prima se n’era mangiati un paio confermando il momentaccio. Ma adesso che si è sbloccato pure lui, che ne sarà del campionato? Finirà presto in ostaggio dei campioni in carica?
«La cronaca della partita»
Lautaro sbaglia a porta vuota
Prima di dilagare, l’Inter ha tuttavia giocato mezza partita contraddittoria, dimostrandosi a tratti soverchiante e a tratti vulnerabile, senza trovare una via di mezzo tra i due estremi. Ha dato l’idea di poter arrivare al tiro (e quindi al gol) con facilità ma, tolte un paio di conclusioni da fuori di Thuram (parata) e Mkhitaryan (alta), si è sempre fermata un attimo prima di affondare oppure è inciampata nella solita gaffe del Lautaro di quest’epoca, che al 28’ è riuscito a mettere alto a porta vuota, tuffandosi di testa un cross di Calhanoglu. Non è stata nemmeno tutta colpa sua, perché la palla è rimbalzata in modo anomalo proprio all’ultimo, ma è un dato di fatto che in questo periodo il suo rapporto con il gol sembrava effettivamente stregato.
Cagliari, ritmi alti
Per un tempo il Cagliari ha tenuto ritmi alti e messo sotto chiave la libertà di Mkhitaryan e Barella con le marcature strette di Makoumbou e Adopo. Calhanoglu ha avuto maggior spazio per respirare, non l’ha sfruttato. I sardi hanno giocato con coraggio e trovato buoni spunti soprattutto sulla destra, sull’asse Zappa-Zortea, ma in area il predominio dei difensori interisti è stato inscalfibile e i cross li hanno presi tutti loro, nonostante il gran sbattersi di Piccoli.
Bastoni sblocca la partita
All’Inter basta poco per sprigionare la sua superiorità, è questa la sua vera forza, che risale alla completa consapevolezza di sé. A fare la differenza, dopo quel primo tempo in bilico, sono stati due fattori: i fastidi al polpaccio di Mina, che con il suo modo di fare, incluso un certo tasso di bullismo, aveva tenuto in piedi la difesa cagliaritana, e il predominio dei difensori interisti che da un’area s’è esteso all’altra. Bastoni ha schiodato la partita con un colpo di testa a palombella favorito da tre errori sardi (la marcatura lasca di Zappa, la lentezza di riflessi di Scuffet, la scivolata di Luperto) e De Vrij ha inchiodato il risultato guadagnandosi il rigore del 3-0 (trasformato da Calhanoglu) inducendo a un assurdo fallo di mano Wieteska.
Lautaro fa centro su assist di Barella
In mezzo c’è stato però soprattutto il benedetto gol di Lautaro, che dopo essersene mangiato un altro poco prima con un diagonale fuori misura, ha finalmente trovato ciò che nervosamente andava cercando deviando in spaccata un assist di Barella, ispiratore anche dello 0-1 e poi uscito dalla Domus Arena tra applausi e fischi, i primi di chi lo considera sardo per sempre e i secondi un traditore della patria.
La forza dell’Inter
Nel frattempo, il Cagliari, infine contestato dai suoi tifosi, aveva cambiato il modulo passando al 3-4-1-2, ma in realtà niente avrebbe potuto intaccare la superiorità dell’Inter, che una volta passata in vantaggio si è messa in tasca la partita come soltanto lei in Italia sa fare, anche se nelle prime battute del campionato non era stato così, e questo spiega come mai i nerazzurri siano ancora intruppati tra Atalante e Napoli. Ma i più forti sono loro.
Cagliari-Inter 0-3 (0-0)Cagliari (4-4-1-1): Scuffet, Zappa, Mina (1′ st Wieteska), Luperto, Obert (14′ st Marin), Zortea, Adopo, Makoumbou (26′ st Viola), Augello, Gaetano (14′ st Pavoletti), Piccoli (39′ st Felici). (1 Ciocci, 71 Sherri, 24 Palomino, 16 Prati, 37 Azzi, 21 Jankto, 80 Kingstone, 9 Lapadula). All.: Nicola.Inter (3-5-2): Sommer, Bisseck, De Vrij, Bastoni, Dumfries, Barella (28′ st Zielinski), Calhanoglu (34′ st Asllani), Mkhitaryan (34′ st Frattesi), Dimarco (28′ st Carlos Augusto), Thuram (34′ st Taremi) Lautaro Martinez. (13 Martinez, 40 Calligaris, 17 Buchanan, 42 Palacios, 55 Motta, 50 Aidoo, 8 Arnautovic, 11 Correa). All.: Inzaghi.Arbitro: Doveri di Roma.Reti: nel st 8′ Bastoni, 26′ Lautaro, 33′ Calhanoglu (rigore).Angoli: 5-2 per l’Atalanta.Recupero: 3′ e 2′.Spettatori: 16.412.