Questo sito contribuisce alla audience di
 

Napoli-Venezia 1-0, Raspadori entra e decide. Conte aggancia l’Atalanta in vetta

Lukaku sbaglia un rigore nel primo tempo, gli azzurri soffrono ma nel finale l’attaccante azzurro – da poco in campo – trova la giocata che vale i tre punti e il primo posto in classifica in compagnia dei nerazzurri

NAPOLI – Sulla doppia missione compiuta dal Napoli c’è la firma di Jack Raspadori, che ha regalato agli azzurri la vittoria di misura (1-0) a Fuorigrotta con il Venezia e l’aggancio all’Atalanta al comando della classifica. Prima ci aveva provato invano Romelu Lukaku: rigore sbagliato nel primo tempo e palo nella ripresa. Ma il bunker di Eusebio Di Francesco è crollato lo stesso nel finale e sono stati decisivi i cambi di Antonio Conte: bravo a pescare dalla panchina il match winner.

«La cronaca della partita»

Conte con Kvara e Neres dal 1’

La posta in palio nell’ultima partita dell’anno era importante soprattutto per il Napoli e non ha dunque sorpreso la presenza di oltre 50 mila spettatori al Maradona, per il quinto sold out dall’inizio del campionato. La novità dell’ultima ora è stata la defezione per un attacco influenzale dell’arbitro Marchetti, costretto a fare scambio di ruolo con il quarto uomo Cosso. Annunciato già dalla vigilia invece il passaggio al tridente più pesante da parte di Conte, che ha confermato Neres e rilanciato tra i titolari Kvaratskhelia al posto di Politano. Ma anche Di Francesco ha messo in campo il suo Venezia in maniera abbastanza spregiudicata, con Ellertsson (marcatore nelle fasi iniziali di Lobotka) alle spalle di Oristanio e Yeboah.

La partenza forte del Napoli

Gli azzurri sono però partiti molto forte lo stesso e hanno subito sfiorato il vantaggio con Rrahmani, che ha obbligato Stankovic a una respinta di piede con un diagonale basso da sotto misura. Il portiere s’è poi ripetuto con una parata meno difficile su Kvaratskhelia (15′, sinistro centrale) e ha dato così la possibilità ai suoi compagni di rinforzare un po’ di più gli ormeggi, passando al 5-3-2. C’è stato tuttavia lavoro pure dall’altra parte per Meret, decisivo con una ribattuta d’istinto sulla conclusione di Yeboah (19′). Gara accesa e ritmi alti, con 10 angoli conquistati invano da Di Lorenzo e compagni.

Stankovic ipnotizza Lukaku

Il Napoli ha aumentato la sua pressione con il passare dei minuti e ha avuto la più grande occasione per sbloccare il risultato al minuto numero 36, quando Olivera si è infilato in area e ha trovato sul suo cross basso la netta deviazione di mano di Idsez. Rigore fischiato senza esitazioni dall’arbitro Cosso e affidato a Lukaku, che ha perso però il duello dal dischetto con il portiere Stankovic, bravo a distendersi sulla sua sinistra e a respingere il pallone. Doccia fredda per il bomber belga e per la folla del Maradona, tradita poco dopo anche dall’errore grave di mira (39′) di Anguissa: destro alle stelle su assist di Kvaratskhelia e vantaggio di nuovo sfumato. Il bunker del Venezia ha resistito così fino all’intervallo e le mosse di Di Francesco si sono rivelate alla distanza efficaci, vanificando gli assalti della squadra di Conte.

I cambi di Conte

Ma il tecnico del Napoli ha dato lo stesso fiducia ai suoi giocatori e non ha effettuato cambi in avvio di ripresa, nella speranza di un sussulto di orgoglio soprattutto da parte del frastornato Lukaku. Il Venezia ha però concesso pochissimo spazio agli attaccanti avversari e si è reso anche pericoloso con qualche ripartenza, grazie specialmente alle prove positive di Busio e Oristanio. Solamente al quarto d’ora c’è stato dunque di nuovo lavoro per Stankovic, attento su Kvaratskhelia. Più difficile è stata tuttavia la respinta di Meret (18′) su una punizione di Nicolussi Caviglia. Ci hanno pensato allora i 50 mila del Maradona a riaccendere con il loro sostengo gli azzurri, che hanno ricominciato a spingere a testa bassa a metà del secondo tempo e centrato il palo (19′) con Lukaku: percussione in aresa, sinistro in diagonale e tocco ancora decisivo di Stankovic: il migliore in campo. Merito pure suo se la squadra di Conte ha faticato a sfondare, anche se con il doppio ingresso di Raspadori e Politano (fuori Kvaratskhelia) e il passaggio al 4-2-3-1 il tecnico leccese è riuscito a dare una scossa con più decisa ai suoi giocatori.

La zampata di Raspadori

Gli assalti alla porta dei veneti si sono intensificati e sull’ennesimo cross di Neres è arrivata la zampata vincente (34′) di Raspadori, entrato benissimo nella gara. Poi Olivera e Lukaku hanno pure sfiorato il raddoppio, prima dei 5′ di recupero che hanno tenuto comunque in apnea i 50 mila. Vittoria di misura e aggancio all’Atalanta, per un Capodanno in vetta.

Napoli-Venezia 1-0Napoli (4-3-3): Meret. Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera (43′ st Spinazzola), Anguissa (25′ st Raspadori), Lobotka, MacTominay, Neres, Lukaku, Kvaratskhelia (29′ st Politano). (25 Caprile, 14 Contini, 30 Mazzocchi, 16 Marin, 6 Gilmour, 60 Gioielli, 26 Ngonge, 23 Zerbin, 18 Simeone). All.: Conte.Venezia (3-4-1-2): Stankovic, Altare, Idzes, Sverko, Zampano (25′ st Biarkason), Nicolussi Caviglia, Busio, Carboni (14′ st Candela), Ellertsson (25′ st Andersen), Oristanio (43′ st El Haddad), Yeboah (25′ st Pohjanpalo). (1 Joronen, 23 Grandi, 25 Schingtienne, 5 Haps, 19 31 Chiesurin, 22 Crnigoj, 9 Gytkjaer). All.: Di Francesco.Arbitro: Cosso di Reggio Calabria.Reti: nel st 34′ Raspadori.Angoli: 14-4 per il Napoli.Recupero: 0 e 5′.Ammoniti: Altare e Idzes per gioco scorretto.Spettatori: 50 mila.

Segui tutte le ultime notizie di sport

Next Post

Le pagelle di Napoli-Venezia: Neres brilla, Kvara non si accende. Idzes sbaglia, Busio uomo ovunque

Dom Dic 29 , 2024
Promossi e bocciati della sfida del Maradona vinta 1-0 dalla squadra di Conte

Da leggere

P