Il nuovo Milan di Sergio Conceiçao prende forma, in campo e sul mercato. Distante da Paulo Fonseca per atteggiamento e stile di gioco, l’ex Porto deve riordinare le idee di una squadra confusa, soprattutto in attacco. Perché 26 gol in 17 gare di Serie A non bastano per tenere il passo delle prime della classe. La soluzione? Francisco Trincao, stella dello Sporting Lisbona, la squadra della sua consacrazione. Merito anche di Ruben Amorim, sulla panchina portoghese fino a qualche settimana fa, prima del passaggio al Manchester United.
I paragoni con Cristiano Ronaldo
In patria Trincao viene paragonato a Cristiano Ronaldo, suo compagno di squadra in nazionale. Stesso ruolo, stesso agente: Jorge Mendes, il regista dell’approdo rossonero di Conceiçao, suo assistito. Classe 1999, ala mancina utilizzabile su entrambe le fasce, gioca pure da falso nueve. Si esalta soprattutto sulla destra, la posizione attualmente ricoperta da Christian Pulisic. Certo, l’americano non è in discussione, ma le sue riserve sì. Su tutti Samuel Chukwueze, mai protagonista in quasi due anni di Milan. La sua posizione, complice anche l’ultimo infortunio, traballa in vista del mercato invernale. Stesso discorso per Noah Okafor, ai margini del progetto americano. Alle spalle di Alvaro Morata o Tammy Abraham – in un ipotetico 4-2-3-1 – Trincao diventerebbe un jolly importante per far rifiatare Pulisic e, perché no, anche Reijnders e Leao. I numeri non gli mancano: sei gol e nove assist in stagione, sulla scia dei suoi migliori anni a livello realizzativo. Numeri che non aveva mai centrato nelle sue esperienze precedenti, dal Braga al Wolverhampton, passando per il Barcellona di Leo Messi. In scadenza di contratto a giugno 2026, Trincao costa intorno ai 25 milioni di euro. Un obiettivo concretizzabile, con le giuste cessioni. E un possibile punto fermo nel twister (il tornado, soprannome di Conceiçao) milanista.
