TORINO — La semifinale di Supercoppa con il Milan in Arabia Saudita sarà il primo scontro diretto della stagione per la Juventus di Thiago Motta, ma anche un passaggio necessario per provare a conquistare il primo trofeo della stagione. Un esame di maturità per i bianconeri, che faticano in campionato, con undici pareggi in diciotto partite, ma che a esclusione della partita con il Cagliari in Coppa Italia, non hanno ancora sperimentato il peso psicologico dell’eliminazione diretta. Sarà anche uno degli ultimi impegni della squadra come la conosciamo oggi, prima che il mercato ne modifichi i connotati con alcune partenze, da Danilo al possibile addio di Fagioli, e almeno due arrivi, un difensore e un altro profilo che sarà valutato a mercato in corso, a seconda delle opportunità che si creeranno.
La ricerca della maturità della Juventus
La prima certezza in casa Juventus, però, è che almeno in Arabia Saudita, non sarà possibile finire in parità. In caso di pareggio nella semifinale si procederà direttamente ai calci di rigore per decidere chi affronterà in finale la vincente di Atalanta-Inter, in programma il 2 gennaio. I bianconeri sono arrivati a Riad a cavallo tra il 2024 e il 2025, atterrando già dopo la mezzanotte e festeggiando in pratica l’anno nuovo in aereo. Sarà una partita decisamente particolare quella con il Milan, reduce dal recente cambio di allenatore con l’arrivo in panchina di Sergio Conceiçao, padre dell’esterno bianconero Francisco: un derby portoghese in famiglia per loro, un ulteriore motivo di interesse.
Se il Milan dovrà subito dare una risposta al nuovo tecnico, la Juventus dovrà compiere il salto di qualità dopo l’ottima prova con la Fiorentina, vanificata però dal pareggio per 2-2, l’undicesimo in stagione. Servirà l’atteggiamento giusto, la cattiveria e la capacità di finalizzare le occasioni create: nelle partite a eliminazione diretta, specialmente per una squadra giovane come la Juve, gli errori si pagano doppio, sia nella propria metà campo che in quella avversaria.
Cosa cambia nella Juventus di Motta
Danilo è rimasto a Torino, segnale inequivocabile dell’imminente separazione tra il capitano e il club. La trattativa con il Napoli prosegue, quindi per la sfida con il Milan, Motta potrà contare soltanto su Gatti e Kalulu come centrali, con la possibilità di arretrare Locatelli, mentre tra gli esterni ci saranno McKennie, Cambiaso, Savona e Rouhi. Scelte praticamente obbligate al centro, almeno finché non si riusciranno a mettere le mani su un altro difensore, con Tomori, prossimo avversario, in cima alla lista. Prima, però, c’è il primo trofeo della gestione Motta da provare a vincere, la prima occasione che potrebbe realmente imprimere una svolta nella stagione e nell’intero progetto bianconero. Fino a oggi la squadra ha dimostrato grande potenziale, mezzi enormi ma anche alcune incertezze, principalmente mentali: raggiungere il primo traguardo della stagione, nonostante l’obiettivo “prossima partita” che Motta ripete costantemente, sarebbe molto importante per il percorso di crescita.
I rigoristi della Juventus
Massima concentrazione sulla Supercoppa, quindi, sulla semifinale contro il Milan che si preannuncia ricca di tensione su entrambi i fronti. In campionato la sfida tra le squadre di Fonseca e Motta fu una delle partite più brutte dell’anno, con fischi al novantesimo a San Siro. Venerdì, in caso di parità, si procederà direttamente con i calci di rigore, specialità in cui la Juventus dispone di grandi specialisti. Il primo è Vlahovic, che anche in campionato si prende sempre la responsabilità dei penalty, come successo ad esempio contro il Venezia nel finale. Un altro specialista, anche se non ha avuto la possibilità di mettersi in mostra durante la prima parte di stagione, è Douglas Luiz, che lo scorso anno in Premier League ne ha realizzati cinque su cinque. Stesso discorso per Koopmeiners, che all’Atalanta si prendeva spesso la responsabilità dei rigori, e per Nico Gonzalez, un altro che in passato ha calciato 21 rigori segnandone 18. Il quinto rigorista sarà deciso anche valutando chi sarà in campo in quel momento: molto affidabili Yildiz, Locatelli e Cambiaso.