RIAD — Non più solo i nostalgici di Allegri. Il giorno dopo la sconfitta in semifinale di Supercoppa (lunedì a Riad il derby di Milano assegna il trofeo), a criticare Thiago Motta sono gli juventini, senza altre specificazioni. In radio, nei social, perfino nelle chiacchiere dei simpatizzanti locali a Riad, l’allenatore è sotto processo. La sconfitta subita in rimonta dal Milan all’Al-Awwal Park è stata sezionata e indagata al microscopio. Al tecnico di São Bernardo do Campo si imputa di tutto: i cambi, la mancanza di carattere della squadra, il secondo incontro buttato a partire da una situazione di vantaggio dopo quello in campionato con la Viola, la modalità d’impiego di Koopmeiners, la posizione di Yildiz, le poche chances date a Douglas Luiz e l’assenza di un leader carismatico in campo, capace di riportare la barra dritta nei momenti di tempesta. Per fortuna di Motta, a distrarre e far sperare, c’è il mercato aperto.
Juve, il difensore è la priorità
Danilo, di fatto fuori rosa, piace al Napoli, che punta a portarlo a casa subito gratis, sapendo che a giugno il suo contratto coi bianconeri scadrà. La Juve chiede tre milioni, e una quadra si potrebbe trovare già in questo gennaio. Il primo obiettivo di Giuntoli per rimpiazzarlo era Tomori, ma Conceiçao al Milan lo ha blindato. Con i 25 milioni accantonati per l’inglese, la Juve sta provando a prendere il 27enne David Hancko. Il centrale slovacco spinge per trasferirsi adesso, ma resta da convincere il Feyenoord. Per il secondo posto vacante lì dietro, aspettando il ritorno di Bremer, il nome caldo è Antonio Silva, che il Benfica valuta 40 milioni. Il procuratore Jorge Mendes prova a convincere i portoghesi a cederlo in prestito.
Vlahovic e Kolo Muani, destini incrociati
Sempre in prestito, la Juve cerca un vice-Vlahovic. Ma dalla Francia rimbalza una notizia che potrebbe cambiare il quadro: l’interessamento per il serbo da parte del Psg, proprietario del centravanti francese Kolo Muani, che alla Juve piace. È abbastanza per immaginare uno scambio, con conguagli. Ma il primo obiettivo resta Zirkzee, che con Motta a Bologna faceva scintille, e che al Manchester United è invece di troppo. Pur avendolo pagato 40 milioni in estate, gli inglesi potrebbero accettare di cederlo in prestito con obbligo di riscatto.
Verso il derby di Torino
Sabato la Juventus sarà ospite del Toro. Nel ventennio di Cairo, i granata hanno vinto contro i bianconeri una sola volta in 24 sfide. Eppure, dopo la débacle di Riad, la Torino granata sente che l’impresa è possibile. È compito di Motta serrare in fretta i bulloni. Un derby vinto bene è un bel modo per fare la pace col pubblico.
