Riad – L’Inter, salvo miracoli, senza Thuram. E il Milan con Leao a mezzo servizio, pronto a giocare una ventina di minuti. Le milanesi si presentano spuntate alla finale di Supercoppa di domani sera 6 gennaio (ore 20). Il francese nerazzurro si sottoporrà a nuovi esami, per valutare la serietà dell’elongazione dell’adduttore che ha costretto Inzaghi a sostituirlo a fine primo tempo nella semifinale con l’Atalanta. Il portoghese, che ha saltato la gara con la Juve, sabato si è allenato a parte rispetto ai compagni. Spazio allora da una parte a Taremi al fianco di Lautaro (il capitano ha parlato in conferenza stampa al fianco di Inzaghi, come lo scorso anno), e dall’altra alla coppia Pulisic-Jimenez a supporto di Morata. Per il resto, le formazioni che si contenderanno il primo trofeo dell’anno dovrebbero somigliare a quelle scese in campo all’Al-Awwal Park Stadium nei giorni scorsi.
Stadio pieno, ma nessun charter dall’Italia
Dopo Inter-Atalanta giocata in uno stadio mezzo vuoto e Juventus-Milan sold out, ci si aspetta che i biglietti andranno esauriti anche per la finale. Ma ieri sera qualche tagliando online ancora si trovava. Effetto del fatto che, al momento, non siano previsti voli charter dall’Italia. Il pubblico sarà quindi in gran parte locale.
L’esperienza di Inzaghi contro il pragmatismo di Conceiçao
L’Inter, che ha dato prova di forza battendo 2-0 l’Atalanta con doppietta di Dumfries, si candida a vincere la quarta Supercoppa di fila. E il Milan, che è andato in svantaggio con la Juve, ha saputo rimontare fino al 2-1, grazie a un rigore e a un’autorete. Ma anche grazie a una tenacia che è marchio di fabbrica del nuovo allenatore Sergio Conceiçao, che ha già dato la sua impronta alla squadra: 4-3-3, possesso palla nel secondo tempo inferiore al 40 per cento e brutale pragmatismo. Bisogna vedere se sarà abbastanza per contrastare la macchina da gol messa a punto da Inzaghi in tre anni e mezzo.