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Inter, la delusione di Inzaghi: “Così fa male”. Lautaro: “Dopo il 2-0 abbiamo smesso di giocare”

Il tecnico nerazzurro dopo il ko contro il Milan nella finale di Supercoppa: “Ci rialzeremo, ora contiamo sul recupero degli infortunati”

RIAD – Le premesse erano delle migliori. Il gol di Lautaro Martinez, a quota 9 nei derby con il Milan, e il primo acuto di Taremi, tutto nel giro di tre minuti a cavallo dell’intervallo, avevano illuso la squadra nerazzurra. Invece per Simone Inzaghi, lo specialista di Supercoppa, non è arrivato il suo sesto trofeo personale, che sarebbe stato il quarto di fila per l’Inter. “Perdere una finale così fa male, è una sconfitta dolorosa, ma da queste sconfitte si può crescere e noi trarremo gli insegnamenti giusti”, garantisce Inzaghi, battuto per la seconda volta in stagione nel derby, dopo averne vinti sei di fila. “In tre anni e mezzo questa squadra si è sempre rialzata nei momenti difficili, avremo sei partite in 18 giorni, contiamo sul recupero degli infortunati”.

Inzaghi e i gol subiti negli ultimi dieci minuti

Da 2-0 a 2-3 con un finale sciagurato, che ha portato a 10 (su 19) i gol subiti dall’Inter negli ultimi dieci minuti delle partite. “Ma credo che tutte le squadre abbiamo un dato simile — obietta il tecnico nerazzurro — perché in quei momenti arriva la fatica e si abbassa l’intensità, ma io sono contento dei miei ragazzi, giocano sempre gli stessi da molto tempo e per 80 minuti abbiamo tenuto bene in difesa. Bisogna fare i complimenti al Milan perché non ha mai mollato, noi potevamo gestire meglio molte situazioni sul 2-0, sul 2-1, quando c’era prima un fallo su Asllani, e anche sul 2-2, Maignan è stato bravissimo. Penso al palo di Carlos Augusto o all’occasione di Frattesi”.

Lautaro: “Dopo il 2-0 smesso di giocare”

La delusione negli occhi del capitano Lautaro Martinez: “Di questa finale resta il primo tempo che è stato positivo, ma nella ripresa dopo il 2-0 l’Inter ha smesso di giocare con l’intensità che avevamo avuto fino a quel momento. E in questo tipo di partite errori così li paghi. Abbiamo avuto tante occasioni per fare il terzo gol, non siamo stati bravi a gestire gli episodi, mentre loro non hanno smesso di crederci e questo è sicuramente un merito del Milan”. Ma come si spiega il calo dell’Inter nella ripresa? “È mancata l’attenzione, sapevamo che il Milan ha la sua arma migliore nelle ripartenze, con giocatori velocissimi. Non siamo stati bravi nelle marcature. Ma anche davanti, come ho detto, abbiamo avuto la possibilità di chiudere la partita e non l’abbiamo fatto”.

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