Anatomia di un gol. Il calcio di oggi non ha segreti, una rete viene vista da mille angolazioni. L’antitesi di quello che accadeva un’era fa, quando enfasi ed epica spesso si fondevano. I quadri di calcio fanno eccezione, resistono al tempo, esaltano i particolari. Il protagonista, la giocata, le traiettorie. E i testimoni: sono gli altri giocatori dell’azione, complici ma anche vittime del goleador. Il quadro resta, non fugge come una voce o un filmato. Se Luis Firpo, l’argentino detto Toro della Pampa, resta famoso dopo 102 anni, è perché il momento in cui sbatté fuori dal ring (anche se il match poi lo perse) Jack Dempsey in un mondiale dei pesi massimi di boxe, fu immortalato in un celebre quadro da George Bellows. E restano i disegni di Paolo Samarelli: 100 sono raccolti nel libro La moviola del Guerin Sportivo (Mondadori).
I gol più famosi e quelli più remoti
Cinquanta anni di gol. Dal 1974 al 2024. Alcuni stracelebri, come l’urlo di Tardelli a Spagna 82 o il dribbling infinito di Maradona contro l’Inghilterra 4 anni dopo in Messico. Alcuni sconosciuti ai più, resi ancora più godibili dalla patina del tempo. Come quello di Leopoldo Luque, eroe del Mundial in Argentina, faccia e baffo da duro, mai mezzo passo indietro quando la gara diventava una battaglia. Una sua rete viene tenuta in vita da Samarelli. Campionato 1979, il River Plate ospita l’Huracan al Monumental: El Pulpo, il suo soprannome, viene lanciato dalle retrovie, salta i difensori dell’Huracan, aggira il portiere e, spalle alla porta, fa gol con un magistrale taconazo. E ancora, Kalle Rummenigge. Di gol il tedesco ne ha fatti tanti. Famoso il colpo di esterno in coordinazione avventurosa — nel libro c’è — contro la Francia nella semifinale mondiale in Spagna. Molto meno, in Bundesliga, la danza di tocchi al volo, in Bayern Monaco-Bochum, chiusa con un pallonetto in mezza girata. Uno degli ultimi gol della rassegna è il terzo tempo e il colpo di testa con cui del portiere della Lazio Provedel agguanta in extremis l’Atletico Madrid in una gara di Champions League del settembre 2023.
Già, i portieri. I disegni di Samarelli vogliono rendere loro giustizia. Vero, il portiere della Roma Paolo Conti poteva fare meglio sul diabolico calcio d’angolo di Massimo Palanca in un Roma-Catanzaro. Ma è altrettanto vero che, osservando le traiettorie riprodotte, il tanto criticato Dino Zoff di Argentina 78 non poteva fare molto di più sui tiri folli e irripetibili di Nelinho e Haan.
