I rumors s’inseguono e il colpo di scena potrebbe essere davvero nell’aria, anche se nel fitto riserbo che deve giocoforza circondare una svolta così clamorosa. Ma c’è il rischio concreto che si stiano separando qui le strade del Napoli e di Khvicha Kvaratskhelia, che è scivolato indietro nelle nuove gerarchie di Antonio Conte, dovrà lottare per riprendersi un posto fisso tra i titolari e teme di questo passo di diventare un separato in casa, nei 5 mesi che mancano alla fine della stagione.
Servono 90 milioni per il sì di De Laurentiis
Il club azzurro era entrato da tempo nell’ordine di idee di venderlo a giugno e rimane questa, salvo colpi di scena, la soluzione più probabile della telenovela. Nel momento di incertezza sta cercando però di inserirsi il Paris Saint Germain, da tempo sulle orme del campione dell’Est. Novanta milioni cash in teoria sarebbero una tentazione seria per Aurelio De Laurentiis, anche se nella finestra invernale del mercato è difficile imbastire un affare di questa portata.
Bloccata la trattativa per il rinnovo di Kvara
Serve cautela, insomma, anche se il divorzio diventa soltanto una questione di tempo. Subito (o più probabilmente, fino a prova contraria) a fine stagione: non ci sono più margini per un happy end. Non è infatti un caso che si siano bloccate di colpo le trattative per il rinnovo del contratto di Kvaratskhelia, che non ha accettato l’ultima offerta di 6 milioni – fino al 2028 – ricevuta da De Laurentiis.
Conte non direbbe no alla partenza del georgiano
L’attaccante è corteggiato dal Paris Saint Germain ed è proprio il club francese che potrebbe sferrare a breve l’assalto decisivo per l’acquisto dell’attaccante del Napoli, avvicinandosi alla sua valutazione di 90 milioni fatta dalla società azzurra. Sono ore calde e Conte non si opporrebbe. Ma un affare del genere a gennaio è complicato da portare in porto, anche perché il club azzurro avrebbe pochissimo tempo per trovare un sostituto all’altezza, con i nomi che circolano di Chiesa, Dorgu e Zhegrova. Rumors, per ora. Cautela.
