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Lazio, colpo Ibrahimovic: chi è il nuovo acquisto dei biancocelesti

No, non si tratta di Zlatan ma di Arijon. L’esterno kosovaro del Bayern Monaco ha già assaggiato la serie A al Frosinone

Sei mesi dopo dall’ultima volta, Arijon Ibrahimovic ci riprova. La Lazio ha fatto all in sull’esterno del Bayern Monaco, il pareggio per 1-1 contro il Como ha dato una spinta ulteriore per cercare di rimpolpare una rosa bisognosa di nuovi innesti e in riserva d’energie, con il talentino kosovaro il prescelto per un mix di qualità e gioventù. Prestito con diritto di riscatto condizionato fissato a dieci milioni per il classe 2005, questa la formula che ha permesso alla trattativa con il Bayern Monaco di sbloccarsi, con il giocatore che non ci ha pensato su due volte. Perché Arjion ha fame, la Serie A la conosce (una parentesi con il Frosinone l’anno scorso con Di Francesco), se la vuole (ri)conquistare.

In Germania non trova spazio, con la Lazio si giocherebbe le sue carte. Il cognome è pesante, riporta inevitabilmente al più conosciuto Zlatan, ma a lui non interessa, vuole far parlare solo il campo. In terra ciociara ci riuscì: 16 presenze con la maglia dei canarini, per un totale di 2 gol e un assist tra campionato e Coppa Italia. Non male: a convincere sono state le sue doti tecniche, oltre alla sua duttilità in campo. Perché “Ibra” è un jolly offensivo: nasce come esterno d’attacco, ma all’occorrenza può ricoprire tranquillamente anche il ruolo di trequartista puro. Tradotto, può ricoprire tutti i ruoli offensivi nel 4-2-3-1 di mister Baroni.

E le sue qualità? Eccole: abile nell’uno contro uno, punta spesso e volentieri l’avversario di turno con ferocia e decisione, senza però intestardirsi, dialogando moltissimo con i compagni di squadra per cercare di aprire le difese avversarie e sfruttare un’altra dote, ovvero gli inserimenti senza palla e il tiro dalla distanza. Un ragazzo interessante, su di lui Di Francesco non aveva dubbi: “Ha personalità e rischia la giocata”, andando a limare inevitabili errori di gioventù.

Ma nonostante questo, il colpo Ibrahimovic divide la piazza, tra chi approva e chi esprime tantissimi dubbi. “Non ci servono esterni, abbiamo bisogno di mediani”; “Un giovane di belle speranze che ha fatto poco col Frosinone, davvero siamo messi così?”; “Ah, non è Zlatan? Giocatore discreto, nulla più”, questa la fronda dei pessimisti, ma la risposta di chi vede il bicchiere mezzo pieno è decisa: “Ottimo prospetto, noi ora lavoriamo con i giovani, e lui ci può dare qualità”; “Ricordatevelo: sarà un gran colpo”; “Peggio di Isaksen e Tchaouna non potrà di certo fare”. Solo il futuro dirà chi avrà ragione.

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