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Torino-Juventus 1-1: neanche il derby rialza i bianconeri

Prosegue la serie di pareggi della squadra di Thiago Motta (espulso insieme a Vanoli). Gara decisa dalle reti d’autore nel primo tempo di Yildiz e Vlasic

TORINO – Thiago Motta avrà ancora modo di enfatizzare l’imbattibilità dei suoi, perlomeno in campionato, ma intanto i suoi sfiniti tifosi continuano a contare pareggi e ad adocchiare una classifica sempre più preoccupante: l’1-1 del derby è il dodicesimo nulla di fatto in 19 partite e anche stavolta la Juventus ha fatto pochissimo per evitarlo. Il Torino si è aggrappato al carattere, era da tempo che il popolo granata non lo vedeva così agguerrito e il più focoso è stato Vanoli, gran trascinatore dei suoi e protagonista della rissa con Thiago Motta che è costata l’espulsione ad entrambi.

«La cronaca della gara»

Il gol d’autore di Yildiz

La Juventus aveva segnato subito, grazie al combinato disposto tra la tenacia e il talento di Yildiz, che si è bevuto Linetty e Sosa prima di scoccare un sinistro radente dal limite, e la goffaggine di Milinkovic-Savic, che s’è tuffato in ritardo facendosi beffare sul primo palo da un tiro bello ma non irresistibile. Così sul Grande Torino è calato presto il gelo e ha cominciato a tirare la solita aria da derby, la partita che i tifosi granata ormai chiamano perdy (Cairo ne ha vinti uno su trentuno): la squadra si è depressa, la Maratona ha smesso di tifare e molti hanno abbandonato il settore, progettando una contestazione ancora più dura al presidente, e la Juve, pur senza meravigliare nessuno, ha potuto tenere in pugno una partita comunque molto grigia e di livello tecnico generale scadente, se non fosse stato per qualche giocata di Yildiz e Mbangula.

La Juve non insiste, Vlasic con una perla la raggiunge

Anziché approfittare della situazione, però, i bianconeri hanno finito per adeguarsi all’andazzo granata, finendo di fatto per riportare in partita il Torino, restituendogli ottimismo, scoprendo i loro difetti. Ci sono stati due tiri fuori misura di Linetty e Ricci (due errori), dall’altra parte Gatti ha chiuso un contropiede con un colpo di testa fuori misura, un gol di Nico Gonzalez è stato annullato per fuorigioco, ma nei fatti il Toro a poco a poco recuperato coraggio, anche se espresso attraverso iniziative sgangherate, come quelle di Karamoh che però, nel primo minuto di recupero, ha preso l’iniziativa decisiva, servendo al limite Vlasic, che ha stoppato di destro e stoccato con il sinistro: palo, gol. Gran gol, per la precisione.

Un clima derby dei tempi andati

È stato in quel momento che dalla partita si è sorprendentemente sprigionato un clima da derby dei tempi andati. Dopo l’intervallo il Toro ha avuto una fase arrembante, benché inconcludente, e la Juve ha ripreso a organizzare contropiede con maggiore convinzione, anche se il più pericoloso lo hanno vanificato Nico Gonzalez e Yildiz, ostacolandosi tra loro al momento del tiro. Ma è stata una ripartenza granata, con un contrasto tra Savona e Karamoh in campo aperto falloso per Vanoli (nel caso, avrebbe potuto essere da rosso) ma non per l’arbitro (che aveva ragione: Savona ha rischiato molto ma ha preso la palla), a scatenare una clamorosa rissa tre la panchine, al culmine della quale Vanoli e Thiago Motta si sono letteralmente messi le mani addosso. Fabbri l’ha risolta espellendoli entrambi: le squalifiche rischiano di essere pesanti.

Juve volonterosa ma spuntata

L’episodio ha infuocato però più la Juve del Toro, inaugurando una fase in cui la superiorità bianconera è stata marcata e continua epperò non abbastanza graffiante, anche perché Maripan ha imbrigliato Nico e il peso delle assenze di Vlahovic e Conceiçao s’è fatto sentire. Il Torino ha retto con ordine benché fosse arretrato troppo, anche a causa del cambio troppo cautelativo di Vanoli (Pedersen per Karamoh) che ha tolto spregiudicatezza ai granata. Milinkovic-Savic ha rimediato all’errore del primo tempo respingendo su Koopmeiners e Nico Gonzalez (che però ha fatto un tiro masticato), il Toro ha ripreso coraggio e trascinato qualche pallone nella metà campo altrui, restituendo qualche apprensione alla Juve. Ma oramai l’1-1 era scritto ed è stato giusto, anche se è stato accolto dalle tifoserie con stati d’animo opposti: quella granata ha apprezzato lo spirito e la dignità della squadra (oltre che la focosità di Vanoli, che a molti ha ricordato Giagnoni), mentre quella bianconera ha chiamato i giocatori sotto il settore ospiti per contestarli. La pazienza juventina è in fase di esaurimento.

Torino (4-2-3-1) Milinkovic-Savic – Vojvoda, Maripan, Coco, Sosa (46’ st Walukiewicz) – Ricci, Linetty (27’ st Tameze) – Lazaro (46’ st Njie), Vlasic, Karamoh (17’ st Pedersen) – Adams (46’ st Sanabria). All. Vanoli.

Juventus (4-2-3-1) Di Gregorio – Savona (26’ st Cambiaso), Gatti, Kalulu, McKennie – Thuram, Douglas Luiz – Yildiz, Koopmeiners, Mbangula (32’ st Weah) – Nico Gonzalez. All. Thiago Motta.

Arbitro: Fabbri.

Reti 8’ pt Yildiz, 46’ pt Vlasic

Note: espulsi Vanoli e Thiago Motta all’11’ st. Ammoniti Vojvoda, Coco, Douglas Luiz, Linetty, Walukiewicz. Spettatori 27.014.

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