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Milan-Cagliari 1-1: la Supercoppa è lontana, altra frenata dei rossoneri

La squadra di Conceiçao, fresca del trionfo a Riad, non dà la svolta al campionato incappando in un altro pareggio. Di Morata e Zortea nel secondo tempo le reti dell’incontro

Milano – Esposta nel prepartita a San Siro da Maignan ed Hernandez come taumaturgica reliquia, la coppa d’Arabia non si è rivelata Super, a dispetto del prefisso. Ai tempi d’oro era un trofeo minore e il Milan non ne ha tratto il supposto elisir di vittoria: resta invischiato in una classifica ibrida. Il battesimo milanese di Conceiçao sulla panchina ereditata da Fonseca non ha cancellato le distrazioni difensive di due mesi fa, quando proprio a Cagliari il flipper del 3-3 aveva indebolito l’allenatore poi destituito a fine anno. Nicola ha riproposto compattezza e punzecchiature assortite che nel primo tempo gli hanno impedito la stoccata solo l’abuso di stilismo in acrobazia di Viola, liberissimo in area, e la parata a una mano di Maignan, su perfido destro di Felici. Invece il Milan ha sprecato i piedi buoni del terzetto di sinistra Hernandez-Reijnders-Leao.

«La cronaca della gara»

L’incertezza fatale di Maignan e l’errore di Abraham

La ripresa si è aperta con un destro di Pulisic sulla traversa ed è proseguita con la felice carambola (palo di Pulisic al volo e tocco in gol di Morata), che l’ex Feralpisalò Felici, di nome e di fatto, ha vanificato con la discesa e l’appoggio per il rasoterra di Zortea, già goleador in novembre a Cagliari: stavolta lo ha aiutato la papera di Maignan. Conceiçao ha allora architettato un 4-2-4 con Abraham accanto a Morata, ma le ripetute parate di Caprile, pescato pochi giorni fa nel Napoli, hanno vietato il 2-1, anche se gli sbagli fatali sono stati di Abraham, in particolare da un passo su cross del neoentrato Jimenez. Nel finale Leao ha subito, anche con Conceiçao, la prima staffetta: col possente Omoregbe, ala di Milan Futuro.

I tifosi proseguono la contestazione

La Curva Sud, dopo avere applaudito il lodevole omaggio di Maignan al glorioso predecessore Cudicini e dopo essersi unita alla cerimonia, non si è fatta incantare dalla Supercoppa, freddamente accolta. Il coro solito (“Cardinale devi vendere, vattene”) ha fatto inarcare il sopracciglio a Ibrahimovic, che dell’azionista di maggioranza americano è l’emissario. Ibra ha ostentato ancora le pose da duro già sfoggiate a Riad, oltre ad avere ribadito la predilezione per Rashford (“può giocare in tutti i ruoli dell’attacco”). Ma il mercato di gennaio è al momento spinoso. Ceduto al Lipsia Okafor per i bisticci con la bilancia, il Milan ha perso la sfida col Napoli per il centrocampista danese Billing e ne sta appunto affrontando un’altra complicata, con nutrita concorrenza, per il prestito di Rashford (7 milioni di euro fino a giugno lo stipendio richiesto). Intanto è stato convocato per il 24 gennaio un importante cda: sancirà l’allargamento da 11 a 12 membri e probabilmente approverà modifiche nella catena di controllo del club.

Milan-Cagliari 1-1 (0-0)

Milan (4-3-3): Maignan 5 – Calabria 6 (18’ st Jimenez 6,5), Tomori 6, Thiaw 6, T.Hernandez 6,5 – Musah 5 (18’ st Abraham 5), Fofana 5,5, Reijnders 6 – Pulisic 6,5, Morata 6,5, Leao 5 (43’ st Omorebge sv). All. Conceiçao 5,5

Cagliari (4-4-1-1): Caprile 7 – Zappa 6, Palomino 5,5 (32’st Wieteska sv), Luperto 6,5, Obert 6 – Zortea 6,5, Adopo 6, Makoumbou 6,5 (37’ st Marin sv), Felici 7 (37’ st Augello sv) – Viola 6 (19’ st Deiola 6) – Piccoli 6. All. Nicola 6,5

Arbitro Marchetti 6

Reti: 6’st Morata, 10’st Zortea.

Note: Ammoniti Felici, Jimenez, Piccoli. Spettatori 69.263

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