Castel Volturno – L’addio di Khvicha Kvaratskhelia e la vigilia della sfida al vertice contro l’Atalanta. È un venerdì ancora più difficile del solito da gestire per Antonio Conte, costretto a fare i conti anche con le inattese difficoltà del mercato invernale. “In queste settimane sono già andati via quattro giocatori ed è una complicazione nello spogliatoio pure dal punto di vista umano, oltre che tecnico. Ma sono dinamiche del calcio e abbiamo un solo modo per provare a superarle…”, è la ricetta dell’allenatore pugliese del Napoli.
Conte: “Presto per parlare di sfida scudetto”
Conte rimanda al mittente ogni domanda sull’arrivo di un sostituto per il georgiano (“Questo va chiesto al club e non a me, posso solo dire che bisogna essere sempre ambiziosi”) e vola basso presentando l’appuntamento del sabato sera a Bergamo. “È vero che ora siamo lassù, però secondo me è ancora presto per parlare di una partita da scudetto”.
Il primato in classifica
La cessione di Kvaratskhelia aumenta le incognite e traccia una linea sempre più netta rispetto al passato, secondo Conte. “Erano già andati via tantissimi protagonisti del campionato vinto due anni fa, da Osimhen a Kim, e ora se ne aggiunge un altro. Il Napoli è più forte o meno? Questo è un giudizio opinabile, ma di certo siamo una squadra diversa. Noi abbiamo 47 punti in classifica e ce li siamo meritati col lavoro, dobbiamo soffermarci su questo: testa bassa e pedalare”.
La crescita del Napoli
Il tecnico non ha dimenticato il ko contro l’Atalanta al Maradona nella sfida d’andata. “Loro sono forti e non so come finirà, ma nel frattempo noi siamo cresciuti, più convinti di poter far bene. Parto sempre dal presupposto che non sia affatto facile vincere il campionato o qualificarsi alla zona Champions se non produci qualcosa di bello o produttivo. Poi ci sono delle posizioni più pompate a livello mediatico. Quando fai tanti punti, questo è certo, non è solamente una questione di fortuna. Noi stiamo crescendo, stiamo facendo un percorso. Abbiamo dovuto adattarci a tante situazioni, molti giocatori sono arrivati alla fine. C’è sempre stata disponibilità da parte di tutti”.
L’abbraccio dei tifosi
Finale sui tifosi, che non possono partecipare alla trasferta per il divieto del Viminale e hanno deciso di salutare in aeroporto gli azzurri. “La passione è l’unica cosa che non puoi togliere al tifoso napoletano. Con il Napoli in testa alla classifica, è giusto che ci sia. Noi dobbiamo alimentarla dando tutto”.