La Juventus si sta smazzando adesso buona parte del lavoro che aveva pianificato per l’estate: la probabilissima cessione di Cambiaso al City — Giuntoli tira la corda sperando di ricavarne 80 milioni, ma già a 70 alla Continassa stapperebbero bottiglie — sta cambiando gli scenari o, meglio, li sta anticipando, consentendo al club di bianconero di guadagnare cinque mesi sulla costruzione della squadra e di alzare subito il livello tecnico della rosa aumentando così le possibilità di guadagnarsi un posto in Champions. I soldi che Cambiaso farà arrivare valgono un sacrificio tecnico del tutto sopportabile e assottigliano le incertezze economiche: se per compensare un’eventuale mancata qualificazione alla Champions sarebbe stata necessaria una cessione di peso (e nella Juventus c’è un solo giocatore che vale tanto oro quanto pesa, Yildiz), qualora l’operazione col City andasse in porto non servirebbero altre dismissioni importanti. Se qualcuno verrà venduto, sarà esclusivamente per ragioni tecniche o per completare lo smantellamento di ogni rimasuglio di passato: liquidato anche Danilo, tutto ciò che di “vecchio” resta è Vlahovic, oggi al rientro. Di sicuro, Kolo Muani è decisamente più adatto del serbo ai principi di gioco di Thiago Motta, che lo definisce “molto interessante”: se il rapporto funzionerà, la Juve proverà a trasformare il prestito secco in un vincolo un po’ più solido. Intanto il suo esordio è però rinviato, perché il Psg ha già raggiunto il numero ammissibile dei giocatori in prestito e deve trasformarne uno in cessione definitiva prima di poter lasciar partire l’attaccante (l’indiziato è l’italiano Ndour, oggi al Besiktas: dovrebbe rientrare a Parigi e essere venduto a un club del nostro Paese). Sulla partenza di Cambiaso c’è l’avallo del tecnico, di cui è notevole una battuta. Domanda: Ha mai chiesto che non le vendessero un giocatore? Risposta: Sì, e me l’hanno venduto. Il riferimento è a Dominguez, che a Bologna era il cuore del suo centrocampo.
Milan, l’esigenza della Champions
In sostanza, tra Juve e Milan sono i rossoneri ad avere più urgenza di un posto in Champions, perché per bianconeri i soldi di Cambiaso valgono come un paracadute, anche se un buona parte verrà subito reimpiegata per la ricostruzione della difesa: preso Alberto Costa, che oggi andrà in panchina, i bianconeri possono rilanciare per la loro primissima scelta, Hancko (il Feyenoord vacilla e a fine mese potrebbe cedere), e aggiungere un secondo rinforzo di rilievo, anche se sta ormai sfumando il preferito, Araujo, che il Barcellona sta convincendo a restare. Arriverà uno tra Tomori e Danso, austriaco del Lens, club dal quale il City ha prelevato Khusanov, ventenne difensore uzbeko, per 40 milioni, che s’aggiungono agli 80 per Marmoush, 25enne attaccante egiziano dell’Eintracht, e ai 35 per Vitor Reis, 19enne terzino del Palmeiras: a Manchester stanno spendendo l’inverosimile (è stata anche prolungato fino al 2034 il contratto di Haaland) perché, tra le sanzioni che temono di ricevere per le 80 violazioni delle regole finanziarie della Premier, c’è il blocco del mercato per più sessioni, per cui i difetti della squadra devono essere risolti ora o mai più, accelerando anche lo svecchiamento: se ne gioverà il Milan, pronto ad accogliere un prezzo grosso come Walker. A Conceiçao serve pure un giocatore offensivo: tramontato Rashford (per regolamento non si possono acquistare due giocatori inglesi, che non sono comunitari), adesso l’idea è il talento cristallino di Joao Felix, uno dei millanta esuberi del Chelsea. Ma intanto oggi il tecnico dovrà fare i conti con le assenze di Pulisic, Morata e Thiaw: il mercato ripara, ma quasi mai nei tempi giusti.