Roma – La Lazio è tornata. Dopo la mini-crisi durata tre giornate, la squadra di Baroni riprende la corsa vincendo facilmente a Verona (3-0). L’Hellas ha iniziato la partita festeggiando la nuova proprietà americana, con l’ex Roma Italo Zanzi presidente, e l’ha chiusa tra i fischi dei tifosi del Bentegodi. Perché dopo 21 minuti, la Lazio – 700 i sostenitori biancocelesti presenti – la gara l’aveva praticamente già chiusa: subito a segno, al 2′, lo stopper Gigot con un colpo di testa su corner battuto da Zaccagni, grande ex della sfida insieme proprio all’allenatore Baroni. Il raddoppio è stato firmato in contropiede da Dia, lanciato da un’ottima idea di Guendouzi. Ma la fase difensiva del Verona – schierato con il 3-4-1-2 da Zanetti, poi inutilmente corretto (4-2-3-1) nella ripresa – è stata da brividi per tutta la partita: il tecnico è in bilico, la nuova società già riflette su un eventuale cambio in panchina, di sicuro la squadra veneta deve riorganizzarsi in fretta se vuole sperare di non retrocedere.
«La cronaca della gara»
Il Verona reagisce, ma Zaccagni chiude i giochi
A cavallo dei due tempi, in realtà, una reazione c’è stata da parte del Verona, ma proprio nel momento migliore dell’Hellas, al 13′ della ripresa, è arrivato il 3-0 di Zaccagni su un altro errore difensivo: un retropassaggio di Tchatchoua è diventato un assist per Dia. A sua volta il senegalese ha servito il capitano della Lazio, che ha segnato e non ha esultato per rispetto nei confronti dei suoi vecchi tifosi. Proprio Zaccagni, in gran forma, è nel mirino del Napoli come possibile sostituto di Kvaratskhelia, ma Lotito non vuole privarsi di uno dei giocatori più importanti.
Dia-Castellanos, la formula del doppio centravanti funziona
Ha funzionato, come a inizio stagione, la formula del doppio centravanti: Castellanos lotta in area e cuce il gioco fuori, Dia si inserisce – partendo dalla posizione di trequartista – e spesso colpisce. Il secondo gol del Bentegodi è il sesto per lui in campionato e l’ottavo stagionale nella Lazio. È stato tra i migliori, l’ex Salernitana, anche per quell’assist regalato a Zaccagni. Ma tutti i giocatori di Baroni hanno convinto in entrambe le fasi: il collettivo, soprattutto, è tornato a esprimersi ad alti livelli, con uomini e reparti – a differenza di quanto era successo nel primo tempo contro Roma e Como – di nuovo stretti e corti.
Lazio alla sesta vittoria esterna
Così i biancocelesti – alla sesta vittoria fuori casa, importante dimostrazione di forza – si riprendono il quarto posto, superando la Juve. Bravo anche Hysaj, da poco inserito nella lista della Serie A da Baroni al posto dell’infortunato Patric. In difesa domina Gila, mentre a centrocampo Rovella e Guendouzi restano due certezze, i pilastri di una squadra dall’impostazione offensiva e sempre più convinta di poter centrare la qualificazione in Champions. Nel finale espulso Duda per doppia ammonizione: al di là del debutto della proprietà americana, serata da dimenticare per il Verona ora terz’ultimo.
Verona-Lazio 0-3 (0-2).
Verona (3-4-2-1): Montipò 5, Dawidowicz 5 (1’st Livramento 5), Coppola 5, Ghilardi 5, Tchatchoua 4 (27′ st Faraoni 6), Serdar 4.5, Duda 4, Bradaric 5, Suslov 5 (19′ st Kastanos 5.5), Tengstedt 5 (19′ st Lazovic 5.5), Sarr 5 (27′ st Belahyane 5.5). All.: Zanetti 4
Lazio (4-2-3-1): Provedel 6.5, Hysaj 7, Gigot 7 (20′ st Romagnoli 6.5), Gila 6.5, Tavares 6 (27′ st Pellegrini 6), Rovella 7 (39’st Castrovilli sv), Guendouzi 7.5, Isaksen 6.5 (20′ st Pedro 6), Dia 8, Zaccagni 7.5 (20′ st Dele Bashiru 6), Castellanos 6. All.: Baroni 8
Arbitro: Fabbri di Ravenna 6.5
Reti: nel pt, 2′ Gigot, 21′ Dia; nel st, 13′ Zaccagni
Angoli 5-6
Recuperi: 1′ e 4′
Espulso: Duda per doppia ammonizione
Ammoniti: Gigot, Dawidowicz, Coppola, Bradaric, Ghilardi, Duda per gioco falloso, Tavares per comportamento non regolamentare.