BRUGES — Non era ancora successo che Thiago Motta avesse così tanti attaccanti a disposizione (e manca ancora Kolo Muani, che però ci sarà sabato a Napoli): la conseguenza è che Vlahovic non è più imprescindibile, perché il suo status di titolarissimo dipendeva da una sostanziale mancanza di alternative nel ruolo ma anche dall’evoluzione tattica ancora incompleta della squadra, che in queste ultime partite ha invece raggiunto i livelli più alti di rendimento. Dusan non c’era, e intanto al posto suo s’è imposto il modello di attacco mobile, senza punte di riferimento come a Bergamo (non uno ma addirittura due falsi 9, McKennie e Koopmeiners) o con centravanti molto manovriero, come è stato Nico Gonzalez contro il Milan. Sono state le due partite migliori della stagione bianconera, anche se Motta obietta che «abbiamo fatto tante partite giocando molto meglio dell’avversario, solo che stavolta abbiamo ottenuto la ricompensa della vittoria» e precisa che «anche Dusan può fare l’attaccante mobile, legarsi con la squadra». Ma è un dato di fatto che il serbo non sia più intoccabile. Infatti, sabato «non ha giocato per scelta tecnica, anche se aveva un fastidio al flessore, e non posso dire se sarà titolare a Bruges», dove la Juve si gioca molte chance di evitare i play-off di Champions.
Le alternative della Juve a Vlahovic
Motta dice di usare la meritocrazia come unico criterio, ma in realtà nelle sue decisioni c’è anche una forte componente tattica cui però prima, per mancanza di alternative, non poteva dare sfogo. Adesso che invece ci sono tutti, cambia anche il principio di base: «Più che la quantità di minuti giocati, sarà importante la qualità». Chiederà ai suoi di dare il massimo anche nel minimo del tempo, d’altronde può scegliere tra un centravanti classico (Vlahovic), uno di movimento (Kolo Muani, ma non stasera), uno di collegamento (Nico Gonzalez) e due specchietti per le allodole (Koopmeiners e McKennie), oltre a quattro ali come Weah, Yildiz, Conceiçao e Mbangula, che a Bruges ha mosso i primi passi della carriera.
Douglaz Luiz in campo contro il Bruges
Qui in Belgio, parlando però di centrocampo, giocherà di sicuro Douglas Luiz, mentre davanti la scelta è sconfinata e Vlahovic, contro una squadra che lascia spazi come il Bruges, non è il primo della lista. Motta ieri era malaticcio, «ma nulla che non possa andar via con una bella dormita. Sarò al 200 per cento». E promette di fare la scelta giusta.