MILANO – Stavolta l’ondivago giocoliere Leao era di luna buona. Ha segnato un gol d’artista, beffando in un fazzoletto mezza difesa del Girona, fratello minore del Manchester City e meno viziato dal padre, il ricco emirato di Abu Dhabi. Così, alla fine del suo gennaio di saliscendi, il Milan si giocherà a Zagabria in casa della Dinamo di Cannavaro, mercoledì prossimo, il match-ball per entrare direttamente tra le prime 16 d’Europa senza passare attraverso la cruna dei play-off.
«La cronaca della gara»
Situazione ottimale dopo la falsa partenza
La situazione è insperata, dopo la falsa partenza con Liverpool e Leverkusen, e la Champions è propizia a un po’ di indulgenza dei tifosi, che non possono tapparsi gli occhi davanti al campionato mediocre e che anche ieri hanno contestato l’azionista di controllo americano Cardinale, in attesa di qualche colpo di mercato oltre al terzino Walker, veterano in arrivo dal City.
Maignan e il Var salvano il Milan
Il ricamo di Leao non ha cancellato le premesse, simili all’era Fonseca: tra occasioni sprecate (vedi Hernandez e Musah, al di là del suo palo con un destro da lontano) e regalate agli avversari a causa del filtro sommario in mediana, per sistemare dentro l’ago il filo di un gioco dal precario equilibrio tattico la squadra di Conceiçao ha rischiato seriamente di pungersi. Il Girona, la più debole tra le spagnole, ha graziato per due volte Maignan, impappinandosi da un passo con Van de Beek e Tsygankov. Poi, sullo 0-1 con Herrera, ha fatto fare ancora bella figura al portiere francese, che nella ripresa è stato salvato dal Var, sul magnifico sinistro arcuato di Gil, annullato dal fuorigioco al microscopio, la punta del piede.
Morata non punge
Preceduta dai sofismi sul concetto di famelicità smarrita, la partita ha in realtà confermato a Conceiçao la fondamentale importanza degli interpreti: con Pulisic esibito nel finale, è parsa di livello tecnico superiore, al netto delle svagatezze, solo la catena di sinistra Hernandez-Reijnders-Leao, libero di muoversi a piacimento. La scarsa efficacia del centravanti Morata giustifica il corteggiamento al messicano Gimenez del Feyenoord o chi per lui. Intanto Ibrahimovic ha convinto Pavlovic a dire no al Fenerbahce, pronto a sborsare una ventina di milioni. Il tempo dirà se il serbo redivivo è stato un riacquisto involontario, data l’evidente sconfessione del mercato estivo, mentre il destino ha bocciato Emerson Royal, altro partente potenziale: dopo un minuto un infortunio muscolare lo ha tolto dalla scena, sulla quale ora salirà Walker.
Il tabellino di Milan-Girona
Milan-Girona 1-0
Milan (4-2-3-1): Maignan 7 – Emerson Royal sv. (4’ pt Calabria 5.5), Pavlovic 6.5, Gabbia 6, T.Hernandez 5 – Fofana 6.5, Bennacer 6.5 (30’ st Pulisic sv.) – Musah 6, Reijnders 6 (30’ st Terracciano 6), Leao 7 – Morata 5 (18’ st Abraham 6). All. Conceiçao 6.5
Girona (4-3-2-1): Gazzaniga 6 – Alejandro Francés 5.5, David Lopez 5, Krejci 6, Blind 5.5 – Herrera 6 (32’ st Portu sv.), Oriol Romeu 5, Van de Beek 6 (27’ st Asprilla 6) – Tsygankov 6 (27’ st Martin 6), Bryan Gil 6.5 (27’ st Danjuma 6) – Abel Ruiz 5 (27’ st Stuani 6). All. Michel 5.5
Arbitro: Stieler (Ger) 5.5
Note: Ammoniti Calabria, Gil, Theo Hernandez, Martin
Spettatori 66.030