Faccia a faccia, a muso duro: Conceiçao contro Davide Calabria, subito dopo il fischio finale di Milan-Parma. È l’allenatore che corre verso l’ex capitano, con vicino collaboratori e giocatori che provano a fermarlo. Il suo vice si inserisce, Fofana fa la stessa cosa. Sergio raggiunge Calabria, lo indica, lo rimprovera, parla concitato: la risposta è ugualmente con toni alti. Una brutta scena, soprattutto dopo una partita vinta con una rimonta avvenuta tutta nei minuti di recupero.
Calabria sostituito e infuriato
Tutto nasce dalla sostituzione del terzino rossonero, richiamato in panchina al 77’ per inserire un secondo centravanti, Jovic. Calabria esce dal campo infuriato. L’adrenalina della partita, un cambio forse inaspettato dopo una buona prestazione. Si lamenta, tira un calcio a un cartellone pubblicitario, poi a delle bottigliette d’acqua: una di queste finisce in campo, e a raccoglierla stizzito va proprio Conceiçao. In quel momento non reagisce, ma non dimentica. Passano 15 minuti, il Milan va sotto e poi rimonta, a fine partita Sergio si inginocchia sul prato felice, subito dopo si ricorda di quel gesto di Calabria, che poteva far perdere tempo prezioso alla squadra, e lo insegue. Fino al faccia a faccia.
Conceiçao: “Calabria ha detto una parola di troppo”
Conceiçao è rimasto a lungo negli spogliatoi: “Ho programmato il lavoro per domani. C’è una partita da vincere a Zagabria”, spiega. E anche da raffreddare l’adrenalina del finale di gara. Sulla lite con Calabria getta acqua sul fuoco: “Davide ha detto una parola di troppo, niente di speciale – spiega -. Sono cose che succedono. Per me i giocatori sono come una famiglia. Se ho un figlio e al ristorante fa qualcosa che non mi piace, glielo dico. Non è stato bello da vedere, ma nel calcio ci sta. Non siamo in chiesa. Ci siamo chiariti”.
Calabria: “Solo un malinteso”
Sulla stessa linea il numero 2 rossonero: “Abbiamo avuto un malinteso. L’adrenalina era bella alta, non abbiamo capito una cosa a vicenda. Ma abbiamo sistemato tutto. Ed è importante che la squadra abbia ribaltato la partita”.
Calabria, la fascia e il concerto di Lazza
Il rapporto tra i due non è semplice. Sergio ha tolto la fascia da capitano al terzino, affidandola a Maignan. E non è stato contento quando ha saputo che il suo difensore venerdì sera ha partecipato al concerto di Lazza, a poco più di 24 ore dalla sfida con il Parma. Lo stesso Calabria ha ammesso: “Non è un’annata positiva come lo sono state altre. Ci sono situazioni non semplici, anche private e personali che non sa nessuno. Non mi va neanche troppo di parlarne”. Un periodo complicato: i fischi dei tifosi, un ruolo sempre meno importante in squadra, la fiducia che viene meno. “Voglio concludere nel migliore dei modi questa stagione”, ha concluso. Poi, a fine stagione, quasi sicuramente saluterà il Milan.