Lecce – Tre mesi di attesa per giocare una partita da titolare e appena cinque minuti per fare gol. La rete che ha lanciato l’Inter verso la vittoria per 0-4 allo stadio Via del Mare non basterà forse per spingere Davide Frattesi a mettere da parte la legittima ambizione di voler giocare di più altrove. Anzi, forse lo rafforzerà nella convinzione di meritare di più. Praticamente ovunque avrebbe il posto fisso, ma non alla mezzala destra della squadra nerazzurra, proprietà privata di Nicolò Barella, abbonato al premio di miglior centrocampista della Serie A, risparmiato per una volta da Inzaghi dall’inizio (è comunque entrato dopo) perché le ultime otto le aveva giocate tutte. L’allenatore sa che a giugno Frattesi potrebbe salutare, è nelle cose. Ma intanto si gode il bel gol, l’abbraccio di Davide, l’abbondanza a centrocampo e tre punti importanti, soprattutto dopo la rimonta del Napoli sulla Juve.
Lautaro prende per mano la squadra
Il secondo gol interista lo ha segnato Lautaro, con una botta all’incrocio. È la sua sesta rete nelle ultime otto gare. Era il 5 gennaio quando il Toro, in conferenza stampa a Riad prima della finale di Supercoppa col Milan, definì il proprio momento come “il peggiore della carriera”. Sono passate tre settimane, ma sembra già un ricordo in bianco e nero. Grazie soprattutto a lui e a Thuram, il racconto del primo tempo a Lecce è praticamente solo la cronaca dei gol nerazzurri. Oltre ai due convalidati, anche altrettanti annullati, prima per fuorigioco di Augusto, poi dello stesso Thuram.
Ripresa senza storia, segna anche Taremi
Senza stupore di nessuno, in avvio di ripresa Inzaghi ha richiamato in panchina De Vrij, che si era fatto ammonire. Ed è probabile che all’olandese non sia spiaciuto, visto che nelle ultime sette partite aveva giocato sempre, tranne sei minuti. Al suo posto è entrato il recuperato Bisseck, poco abituato a occupare il centro della difesa, ma comunque a suo agio. L’obiettivo, per il derby di domenica, è potere riavere anche Calhanoglu, fuori da cinque partite, a Lecce sostituito per una volta da Zielinski e non da Asllani. Il Lecce ha preso coraggio, ma nel suo miglior momento sono arrivati il 3-0 di Dumfries, innescato da un tacco di Lautaro, e il 4-0 dal dischetto di Taremi, entrato al posto di Lautaro, al primo gol in Serie A. A procurare il rigore, un intervento a valanga di Falcone su Frattesi.
Ora testa al Monaco: serve un punto per entrare agli ottavi
Per il Lecce, che nelle ultime sei in casa prima di questa aveva perso solo con la Lazio, la situazione di classifica si fa difficile. Non una sorpresa, considerando che i giallorossi in stagione hanno finora incassato 40 gol segnandone appena 15. Vincendo, l’Inter resta invece attaccata alla corsa scudetto, in cui il Napoli precede sì, ma di tre punti appena. Vincendo nel recupero della gara con la Fiorentina, i nerazzurri potrebbero azzerare la distanza. Intanto, mercoledì a Milano arriverà il Monaco in Champions: basta un pari alla squadra di Inzaghi per arrivare fra le prime otto d’Europa ed evitarsi così le due gare di play-off per l’accesso agli ottavi.
Lecce-Inter 0-4 (0-2)
Lecce (4-3-3) Falcone 5 – Guilbert 5, Baschirotto 5, Jean 5, Dorgu 6 – Pierret 5 (27’ st Kaba 5.5), Coulibaly 5 (1’ st Ramadani 5.5), Helgason 5 – Pierotti 5.5, Krstovic 6 (41’ st Burnete Sv), Morente 5 (38’ st Karlsson Sv) 5. All.: Giampaolo 5.5
Inter (3-5-2) Sommer 7 – Darmian 6, De Vrij 6 (1’ st Bisseck 6), Bastoni 6.5 – Dumfries 7 (17’ st Buchanan 6), Frattesi 7 (30’ st Asllani 6), Zielinski 6.5, Mkhitaryan 6 (14’ st Barella 6), Carlos Augusto 6 – Thuram 7, Lautaro 7.5 (14’ st Taremi 6.5). All. Inzaghi 7
Arbitro Marinelli 5Reti: Frattesi 6’ pt, Lautaro 39’ st, Dumfries 12’ st, Taremi 16’ st rig.
Note ammoniti De Vrij, Inzaghi, Taremi. Spettatori 27.223