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Champions e mercato, è la settimana della verità per Napoli, Inter, Atalanta, Juventus e Milan

Ultima giornata decisiva in Europa, in attesa dei rinforzi. Conte concede le ferie ai suoi

TORINO — Nello sport ci sono giorni che assomigliano a un verdetto. E allora prepariamoci a quelli che verranno, perché racchiudono il senso di un’intera stagione in un tempo brevissimo, forse una manciata di ore. È la settimana che lancia il futuro in una direzione dalla quale sarà difficile tornare indietro, una centrifuga tremenda e affascinante che incrocia Champions, campionato, sorteggi, calendari e mercato. Quasi una giostra medievale di muscoli e nervi, dove la gestione del gruppo non conterà meno dei colpi di classe e del talento individuale. Programmazione e istinto si daranno il cambio, governati da allenatori che scriveranno, anche loro, il futuro dentro poche pagine di agenda.

Champions, ultima giornata decisiva

In ordine di apparizione, la grande Europa. Se domani il Milan vince a Zagabria va diritto agli ottavi, e lo stesso l’Inter se fa almeno un punto contro il Monaco a San Siro: il luogo di un derby, domenica prossima, intrigante come pochi. L’Atalanta va a Barcellona con la voglia di capire meglio cosa, e chi, le toccherà dopo, una domanda che per la Juventus, più indietro in classifica (diciassettesima, attualmente) è addirittura vitale: se il nuovo sorteggio “a coppie” fosse oggi, e non venerdì, le toccherebbero il Bayern o il Real Madrid, ma se batte il Benfica le cose possono cambiare molto. Il Bologna invece è fuori, però è stato bello vederlo lassù.

I prossimi big match della Serie A

La Champions stritola dentro, brucia ogni goccia di energia: servirebbe un maestro come Sinner per conoscerne i miracoli di dosaggio, quel mirabile equilibrio che può trasformare la tensione in forza. Ma non c’è tempo, non c’è spazio, il rischio di “sere nere” è concreto. E se il Napoli si gode il lusso (ma è anche un’assenza, una mancanza) di non essere in Europa, e di non dover quindi pagare dazio, come ha appena ricordato Motta a Conte, l’Inter al contrario fa di conto: capolista virtuale, con l’asterisco, scopre di poter giocare, da qui alla fine, anche il doppio di partite rispetto ai leader reali vestiti d’azzurro. Dunque: per Inzaghi ci sono 17 gare di campionato, compreso il recupero contro la Fiorentina (e lui tocca ferro, visto che in passato un recupero gli costò uno scudetto); almeno 3 di Champions, fino a 8 andando in finale; da una a 4 partite in Coppa Italia, altro luogo che il Napoli non frequenta più. E poi il mondiale per club: da 3 a 7 gare. Insomma, in totale farebbero 36. Occorre tanta bravura per non affogare nell’acido lattico. Anche il calendario dell’Inter non scherza: oltre al derby, Inzaghi deve affrontare fuori casa Juve, Napoli e Atalanta. Napoli mai così tranquillo e pieno di benzina: le travolgenti rimonte contro Atalanta e Juve forse dipendono anche da un ritmo meno serrato, che lascia respirare muscoli e cervelli. Curioso: Conte il marine, il martello, il cattivo, diventa buono e concede tre giorni di riposo ai suoi ragazzi come premio per la vittoria sulla Juventus. Lui sa come gestire la stagione della ricostruzione senza l’Europa: gli è successo a Torino come al Chelsea.

Il mercato del Milan: assalto a Gimenez

La forza dei nervi distesi può però trasformarsi nella battaglia dei nervi tesissimi. Lo sanno bene al Milan, dove Conceiçao ha appena sfiorato la rissa in campo con l’ex capitano Calabria, dopo avere spinto Leao e Theo in panchina, medesima destinazione che aveva scelto per loro il precedessore Fonseca. I rossoneri hanno appena presentato un pezzo da novanta come l’inglese Kyle Walker e continuano a inseguire il messicano Gimenez: altro incrocio europeo, perché se il Feyenoord uscisse dalla Champions potrebbe privarsene più facilmente.

Juventus attiva sul mercato

Il mercato è il vero golem della stagione, mitica creatura che può far rinascere le squadre o farle soltanto illudere. Si chiude lunedì: e mentre l’Inter ha deciso di tenersi Frattesi, la Juventus potrebbe cedere Cambiaso in una girandola azzurra tutta da valutare. Per intanto, ha accolto il portoghese Renato Veiga, centrale difensivo tosto, uno di mestiere: con il Chelsea si è parlato anche del centrocampista Chukwuemeka. Per il secondo colpo in difesa, Kelly in vantaggio su Todibo.

Adesso, le uniche risposte credibili e non rinviabili le può dare il campo. Sembra smisurato, dentro un orizzonte troppo breve.

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