MILANO — La polizia ha perquisito una sua casa a nord di Anversa, gli ha sequestrato una Smart e lo ha arrestato, costringendolo a passare la notte in carcere. Così Radja Nainggolan, ex centrocampista di Cagliari, Roma e Inter, ieri mattina ha scoperto di essere coinvolto in un’inchiesta della procura di Bruxelles per traffico internazionale di stupefacenti e coinvolgimento in un’organizzazione criminale che importava la cocaina dal Sudamerica al porto d’Anversa e la distribuiva in Belgio. Gli investigatori lo hanno ascoltato per ore, chiedendogli conto di eventuali rapporti con pregiudicati. Oggi lo sentirà un giudice istruttore, che deciderà se rimetterlo in libertà.
Nainggolan, notte in carcere: sarà sentito dal giudice
Nainggolan, dopo mesi senza calcio, aveva appena firmato un contratto nel suo Paese con il Lokoren-Temse, club di seconda divisione. Ed era già idolo dei tifosi, dopo avere segnato venerdì scorso un gol direttamente da calcio d’angolo. Il 36enne si era detto felice della sua nuova dimensione, che aveva preferito all’ipotesi di un ritorno in Italia, dove la Roma lo aveva cercato per la sua nuova squadra di calcio a cinque.
Nainggolan, altro arresto nel 2022
Per il “Ninja” non è il primo arresto. Nell’ottobre 2022 ad Anversa finì in camera di sicurezza perché sorpreso alla guida, nonostante la patente gli fosse stata ritirata per ubriachezza. E nel 2016 un suo ex socio in The Aviation Factory Red Lab, compagnia di noleggio di jet privati, era finito in un’inchiesta di traffico di droga che coinvolgeva Hezbollah.
Caso Nainggolan, sequestrate armi e cocaina
Oltre a Nainggolan, altre quindici persone sono state arrestate. La polizia ha sequestrato «370 mila euro in contanti, orologi di lusso fra cui due da 360 mila ciascuno, gioielli, cento monete d’oro per 116 mila euro, due giubbotti antiproiettile, armi fra cui tre pistole, 2,7 chili di cocaina e 14 veicoli», spiega la procura. Fra questi, la potente Smart Brabus grigia.
Perquisizioni e interrogatori si sono svolti «fra Anversa e Bruxelles, ma anche nella periferia della capitale» nell’ambito «di un’indagine sulla criminalità organizzata, incentrata sulla distribuzione di cocaina in Belgio», come riferisce una nota del procuratore Julien Moinil.
L’avvocato di Nainggolan: “non è un criminale”
Omar Souidi, avvocato dell’ex centrocampista della nazionale belga, lo difende: «Il mio cliente nega il proprio coinvolgimento. Mi aspetto che torni presto in campo con il Lokeren. Non è stato ancora incriminato. Il fatto che debba rispondere ad alcune domande non significa che abbia qualcosa a che fare con la vicenda. È stato interrogato ed è stato collaborativo, ora attendiamo il giudice. È un calciatore, non un criminale».
Ad Anversa raddoppiato il traffico di droga
La stampa belga sulla vicenda ha un atteggiamento garantista e ricorda casi di ex calciatori detenuti a lungo ingiustamente. Al porto di Anversa, il secondo più grande d’Europa, fra il 2018 e il 2024 è raddoppiata la quantità di cocaina sequestrata. Nel 2023 ne sono state intercettate 116 tonnellate. E ad Anversa il 24 gennaio 2024 i ministri degli Interni degli Stati Ue hanno stretto l’Alleanza europea dei porti contro il narcotraffico. Una carta firmata un anno dopo l’assassinio dell’11enne Firdaous, in uno scontro fra gang di narcos.
