TORINO – Di Thiago Motta bisogna cogliere i messaggi trasversali, come quelli che si nascondono, per esempio, dietro l’ultimo elogio pubblico a Koopmeiners: “Quando si è fatto male Kalulu, il primo a venirmi a dire che se c’era bisogno avrebbe potuto giocare in difesa è stato Koop. Questi sono i giocatori che voglio avere, quelli che sono convinti di poter aiutare a prescindere dal ruolo e dai minutaggi, che si impegnano per il bene della squadra, anche mettendosi in difficoltà. Per questo si meritano la mia stima”. Il sottinteso è abbastanza chiaro: altri non hanno dato, in circostanze diverse, la stessa disponibilità dell’olandese, che per Motta resta una colonna della squadra nonostante il rendimento deludente.
I casi Vlahovic e Cambiaso
Chi sono, quegli altri? Forse il tecnico allude a Danilo, il quale tuttavia continua a ripetere di aver accettato di tutto, pur di fare il bene della Juve, e di sicuro ha in mente Vlahovic, che a metà gennaio s’è tirato fuori per un paio di partite, un po’ perché stava pensando al mercato e un po’ perché aveva fiutato che stava perdendo il posto (ma un po’ tutti gli attaccanti stanno patendo l’impiego a singhiozzo). Oppure si può riferire a Cambiaso che, come ha asserito Motta, “ha preferito prendersi del tempo per curarsi”, nonostante la situazione di emergenza nella partita con il Benfica, che la Juventus ha dovuto affrontare senza terzini di ruolo (hanno giocato Weah e McKennie) anche per via della pubalgia che sta tormentando Savona, disponibile soltanto per brevi frangenti di partita.
Motta e i ruoli cambiati
Un altro messaggio trasversale riguarda la presunta insoddisfazione di molti giocatori per i continui cambiamenti di ruolo, mansione, posizione. “Quando c’è la possibilità di far giocare qualcuno in un ruolo diverso, prima ne parlo con loro perché devono essere convinti, come nel caso di McKennie, che mi ha detto che a lui stava benissimo di essere impiegato come terzino”. Ecco quindi il nuovo sottinteso: se qualcuno non si sente a suo agio lo dica chiaramente prima, invece di lasciare filtrare la sua insoddisfazione dopo.
Alberto Costa e Renato Veiga pronti al debutto
Nell’anticipo dell’ora di pranzo contro l’Empoli, Motta dovrebbe impiegare tutti e tre i nuovi acquisti: Alberto Costa a destra, Renato Veiga centrale di sinistra e Kolo Muani in attacco, forse al posto di Vlahovic ma non è escluso in coppia con lui: “Sono grandi giocatori con caratteristiche diverse, possono giocare assieme”.
Motta: “Quando non vinci non è bellissimo essere alla Juve”
L’allenatore ha parlato molto degli infortuni, “che ci hanno impedito di avere continuità. Ma non li ho mai utilizzati e mai li utilizzerò come alibi”. E ha insistito sull’assoluta necessità di battere l’Empoli per uscire dal momentaccio e non farsi piovere un’altra volta addosso i fischi dello Stadium: “Vorrei che l’ambiente fosse diverso, ma fa parte del gioco. Sappiamo che in una squadra come la Juve vincere è un’esigenza, per cui quando non vinci stare qui bellissimo non è. Se non arriva la vittoria non stai bene, ma dobbiamo accettarlo”. In ogni caso, è convinto di un paio di cose: “Non c’è stato bisogno di un confronto con la società e la fiducia è immutata. E la squadra dall’inizio della stagione è migliorata”.