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Reijnders si è preso il Milan: ma ora il Real Madrid può portarlo via

Con 11 gol in stagione è il quinto olandese più prolifico della storia rossonera dopo veri e propri miti

Milano – Gli mancava solo un gol nel derby, è arrivato anche quello. Tijjani Reijnders è l’arma impropria del Milan, l’uomo a cui ruota attorno tutta la squadra. Le idee, le verticalizzazioni, ora anche le reti: fa tutto lui. Segnare è diventata un’abitudine: in serie A l’olandese è il centrocampista più prolifico con 7 gol (arrivati nelle ultime 13 gare), che diventano 11 considerando tutte le competizioni. Incide e corre, rifinisce e pressa: a 26 anni ha raggiunto una maturità importante, tanto che su di lui ha messo gli occhi il Real Madrid.

Un olandese non segnava nel derby da 11 anni

Nella prima stagione in rossonero ha avuto un buon impatto, ma vedeva poco la porta: “Ci ho lavorato, su questo aspetto – ha spiegato in un’intervista a Rivista Undici -. Anche l’anno scorso avevo avuto parecchie occasioni, ma sotto porta mi mancava freddezza. Adesso invece i gol stanno arrivando”. A cambiare è stata la posizione in campo e l’attitudine: con l’arrivo di Fofana, Reijnders ha maggiore libertà di movimento sulla trequarti offensiva. Si ritrova più facilmente vicino alla porta avversaria, e ha anche più coraggio (e consapevolezza) nel cercarla. Ieri, nel primo tempo, è sempre lui che sfiora il gol con un tiro diretto all’incrocio dei pali parato da Sommer. Poi il tap-in vincente.

Sulle orme di Van Basten

L’ultimo milanista olandese a segnare nel derby era stato Nigel De Jong il 4 maggio 2014, quasi undici anni fa. Tijjani si è iscritto alla lista e ne sta scalando un’altra, quella dei rossoneri Orange ad aver segnato almeno 10 reti in serie A: prima di lui ci sono solo Van Basten (90), Seedorf (47), Gullit (38) e Rijkaard (16): “È un grande onore essere associato a questi giocatori – ha detto ieri -, spero che succeda più spesso”. Esulta sempre con le braccia allargate e lo sguardo stupito, come a dire: “Sì, ho segnato di nuovo”. Ma nelle sue partite – che rivede sempre il giorno dopo, “per capire cosa è andato bene e cosa posso fare meglio” – c’è tanto altro.

Leader anche in interdizione

Reijnders gestisce il ritmo della gara, la riempie di idee e piccole cose, si muove capendo in anticipo dove finirà il pallone, ne recupera tanti: è il primo nel Milan per intercetti, raddoppiati rispetto alla passata stagione. È il cuore pulsante dei rossoneri, di cui sta diventando leader anche fuori dal campo. Chi vive Milanello lo descrive come un ragazzo semplice, poco vocale, uno a cui bastano poche parole: “Questa è la mentalità da portare in tutte le partite, non solo in questa”, ha spiegato ieri, lanciando un messaggio al gruppo che troppo spesso limita alle gare di cartello le prestazioni di spirito e concentrazione. Poi ha rivolto lo sguardo a mercoledì, al quarto di finale di Coppa Italia contro la Roma: “Vincere la Coppa è un nostro obiettivo e un’opportunità, siamo il Milan”.

L’esperienza di cassiere in un supermercato

Da ragazzino ha lavorato da cassiere in un supermercato, un’esperienza che rivendica con orgoglio perché molto formativa. Suo padre, Martin, è stato un calciatore professionista in Olanda e in Finlandia: è stato lui a scegliere per il figlio il nome Tijjani, un omaggio a Babangida, stella dell’Ajax negli anni Novanta. Reijnders però si ispira a De Bruyne, “l’ho seguito tantissimo, ho guardato un sacco di suoi video quando ero più giovane. È un po’ il mio modo di giocare, un centrocampista box-to-box che imposta la manovra e aiuta in fase di finalizzazione”, ha spiegato. A differenza di De Bruyne, lui si è imposto tardi nel grande calcio. Il Milan lo ha pescato dall’Az Alkmaar nell’estate del 2023 per 25 milioni, uno dei migliori investimenti di questi anni. Quando arrivò la chiamata del club rossonero Tijjani un po’ tentennò, prima del grande salto in serie A voleva fare uno step intermedio. Si convinse pensando ai grandi olandesi che avevano fatto la storia del Milan, voleva seguire le loro orme. I paragoni sono illustri e ancora impropri, ma intanto Reijnders continua a crescere. E non ha mica finito qui.

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