MILANO — Il 19 maggio 2024 l’Inter celebrava a San Siro lo scudetto della seconda stella: una festa con un unico grande assente, l’ex presidente Steven Zhang, che si era limitato a un semplice videomessaggio di congratulazioni anche dopo il successo nel derby col Milan che aveva reso aritmetico il titolo. Otto mesi dopo, il 26 gennaio, riporta il Daily News, la famiglia Zhang ha dichiarato bancarotta per tre holding, tra cui Suning Holdings Group, la finanziaria con cui controllava il club nerazzurro. Una mossa pensata per provare a tenere in piedi una parte del business, cercando tramite il tribunale un accordo con i creditori, che però certifica nuovamente i gravi problemi economici avuti negli ultimi anni dalla ex proprietà nerazzurra. Problemi per i quali Steven Zhang ha perso l’Inter a favore di Oaktree proprio mentre la squadra conquistava il titolo di campione d’Italia lontano dagli occhi del suo presidente.
Inter, ancora la Fiorentina
Stasera c’è invece da preoccuparsi della Fiorentina, di nuovo dopo il tonfo del Franchi. Andata e ritorno a distanza di quattro giorni, effetto del calendario rimodellato inserendo il recupero della partita rinviata a dicembre per il malore a Bove subito prima del nuovo incontro tra Palladino e Inzaghi. Non è stato semplice per Simone gestire il momento. Non tanto per la sconfitta, quanto per le modalità con cui è arrivata. Inzaghi ha parlato alla squadra a modo suo: toni bassi, approccio da amico, nessun urlaccio. Ha registrato le critiche ricevute dall’esterno, ma le ha tenute lontane da sé e dal gruppo. La sensazione è che non voglia ancora interrogarsi sul grado di fiducia che la società ha nei suoi confronti, e se questa dipende dai risultati che porterà o meno nei prossimi mesi. Discorsi rinviati a fine stagione. Ora va sfruttato il pareggio del Napoli con l’Udinese per ricucire il distacco di 4 punti in classifica.
La formazione dell’Inter contro la Fiorentina
Per farlo oggi contro la Fiorentina, tornerà titolare Acerbi, fermo dal 23 novembre per un problema muscolare: Inzaghi potrà verificarne la tenuta anche in vista della partita di domenica con la Juventus. Dimarco è influenzato, nella migliore delle ipotesi andrà in panchina: al suo posto Carlos Augusto, Darmian sostituirà lo squalificato Dumfries. Cambi quindi dietro ma non davanti, con Lautaro accanto a Thuram. Uno dei (pochi) punti deboli dell’Inter: gli attaccanti di riserva sono troppo distanti dai titolari, costretti agli straordinari. Un tema che bisognerà approfondire nel prossimo mercato. Oggi visite mediche per Sucic, il 21enne centrocampista croato preso dalla Dinamo Zagabria che si unirà ai nerazzurri nella finestra speciale di giugno, in tempo per partecipare al Mondiale per club.
Fiorentina avversaria pericolosa
Stasera sarà in tribuna a San Siro, dove arriva una Fiorentina con tutti i nuovi acquisti: dal 1’ dovrebbe partire solo Folorunsho, al posto di Dodo spostato in difesa. Per il resto Palladino è orientato a confermare la formazione di giovedì (senza Comuzzo squalificato) con Beltran a supporto dello scatenato Kean. Come fosse una formula magica, buona a replicare l’incantesimo del Franchi. A gara in corso, probabilmente, l’esordio di Zaniolo e Fagioli.