Il Bologna preme ancora sul freno nella corsa all’Europa, pareggia a Lecce dopo una gara povera di gioco e di idee offensive, uscendo dal “Via del Mare” col rimpianto di un gol annullato a Dallinga a quattro minuti dalla fine per una millimetrica posizione di fuorigioco. Privo di Orsolini, Odgaard e Ferguson, Italiano si affida a Castro sorretto da Ndoye, Fabbian e Dominguez, con Freuler e Pobega in mediana. In difesa, Casale concede un turno di riposo a Beukema. A rendersi subito pericoloso è il Lecce: al primo minuto Pierotti scappa sulla fascia destra sfruttando uno scontro fortuito tra Lucumì e Lykogiannis, palla al centro per Tete Morente e Pobega salva d’istinto a pochi passi dalla linea di porta. Non è una minaccia isolata. Al 18′, dopo tre minuti di gioco fermo per un problema al trasmettitore radio dell’arbitro, Skorupski si supera con due interventi ravvicinati che sanno di miracolo: il portiere polacco prima ipnotizza Pierotti, trovatosi solo davanti alla porta grazie a un errore del poco lucido Lykogiannis, poi respinge d’istinto sul secondo tentativo di Helgason.
Il Bologna si scuote, palleggia meglio del Lecce, gestisce più palloni (alla mezz’ora arriverà a un possesso palla del 71%) ma non concretizza mai un’idea, anche perché i salentini riescono a chiudere tutte le fonti di gioco rossoblù, soprattutto quelle sulle fasce. La prima azione degna di questo nome arriva solo al 32′, con una manovra concertata che termina con un cross forte e teso di Ndoye che impegna il portiere Vladimiro Falcone in una spettacolare uscita a pugni chiusi. L’intervallo porta necessariamente qualche correttivo: al nono della ripresa Italiano toglie l’acciaccato De Silvestri (problemi al ginocchio sinistro dopo due tentativi di testa in attacco fuori bersaglio) e l’inoffensivo Dominguez per Holm e Cambiaghi. Giampaolo risponde con l’ex rossoblù Karlsson, che però non aggiunge fantasia.
Ultimo quarto d’ora all’assalto per i rossoblù: Italiano tenta la carta del doppio attaccante, affiancando Dallinga a Castro, poi butta nella mischia Moro e Miranda al posto di Freuler (ammonito) e di Lykogiannis. Ultimi minuti vibranti (solo quelli), con il Lecce che prova a prendersi l’intera posta: al minuto 83′ Castro rischia il secondo autogol di stagione, spedendo in angolo con troppa irruenza, e sugli sviluppi dell’azione Berisha angola troppo da ottima posizione. Il Bologna si scuote dalla paura con un contropiede orchestrato sulla destra che costringe i difensori del Lecce a rifugiarsi in angolo: sulla battuta, il gol di testa di Dallinga viene annullato per un fuorigioco millimetrico: solo la scarpa era oltre l’ultimo difensore leccese. Ci prova Castro al 95′, sempre di testa, ma Falcone blocca sicuro.
