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La Juventus vuole tenere Kolo Muani, ma il futuro dipende da Vlahovic

Domani il francese debutta in Champions, mentre il ds Giuntoli pensa al rinnovo del prestito con riscatto nel 2026

Torino — Domani Randal Kolo Muani esordirà anche in Champions League completando l’opera di rimozione di Dusan Vlahovic, che nel 2025 è stato titolare solamente in Supercoppa (il francese non era ancora arrivato) e contro il Benfica (il francese non era ancora in lista Uefa) mentre in campionato ha giocato 40 minuti appena, passando il resto del tempo in panchina a guardare quell’altro segnare. Con Kolo Muani la Juventus è diversa: sono stati i suoi strappi rabbiosi, e forse anche l’estraneità ai tarli mentali che col tempo hanno preso possesso delle teste bianconere (la sua è libera, anzi liberata dai dogmi di Luis Enrique, con i quali non sapeva convivere), che nelle ultime due partite hanno tirato fuori la squadra dalle sabbie mobili di altri estenuanti pareggi. Soprattutto, hanno suggerito alla società e all’allenatore una visione di futuro diversa da quella immaginata quando presero il vice-campione del mondo, pagandolo a caro prezzo (tra ingaggio, affitto e commissioni, costerà più di due milioni al mese) ma in puro e semplice prestito, cominciando però in fretta a pianificare un investimento a lunga gittata.

La media impressionante di Kolo Muani

Intanto, bisogna vedere quale effetto farà Kolo Muani anche sulla Champions, competizione che ha già affrontato con l’Eintracht, facendo bene (7 presenze e 2 gol), e con il Psg, registrando invece tanta panchina e una sola rete. Vlahovic in coppa è andato molto meglio che in campionato, lui c’era quando la Juve ha rifilato al Psv un risultato (3-1) che sottoscriverebbe anche domani, ma in questo momento nessuno oserebbe togliere l’attaccante che ha segnato cinque gol con sei tiri (uno solo è andato fuori), mentre all’altro per farne otto, la metà dei quali su rigore, gliene sono serviti 58, di cui appena venti inquadrati.

Il rapporto ingaggio gol di Vlahovic

È dunque anche per una banale questione di numeri, inclusi quelli che vanno a incidere sul bilancio, che la Juventus ritiene Kolo Muani più adatto di Vlahovic nel futuro da sistemare. Il serbo segna troppo poco in rapporto a quanto guadagna e l’avvicinarsi della scadenza del contratto (2026) fa più il gioco del club che il suo, visto che può restare soltanto se accetterà di ridursi drasticamente lo stipendio.

Sul piano Kolo Muani pesa anche Luis Enrique

Su Kolo Muani c’è un piano, agevolato dal fatto che Luis Enrique ha appena prorogato il suo accordo col Psg fino al 2027 e con quello anche l’incompatibilità con un attaccante che non ha mai apprezzato (adesso a Parigi giocano senza centravanti e la squadra funziona): siccome sarebbe difficile acquistare il francese già l’estate prossima (per evitare una minusvalenza, il Psg dovrebbe incassare circa 60 milioni), Giuntoli può proporre un nuovo prestito ponte fino al 2026 rinviando di un anno il riscatto a titolo definitivo, quando i parigini avranno ammortizzato un’altra quota del cartellino e il prezzo teoricamente diminuirà. Kolo Muani ha un ingaggio che sfora i parametri bianconeri (9 milioni), ma l’ostacolo è aggirabile con un contratto di lunga durata attorno ai 7,5 stagionali. I due club hanno ristabilito ottimi rapporti: le condizioni ci sono, la volontà (anche di Kolo Muani) pure. Ma c’è anche Vlahovic (che al Psg non interessa): i conti non si possono fare senza di lui.

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