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Roma-Porto 3-2, Dybala trascina i giallorossi agli ottavi di Europa League. Ora rischio derby

L’argentino ribalta i lusitani con una doppietta, Pisilli firma il tris. La squadra di Ranieri può incrociare la Lazio

ROMA – Buona la quarta. Sul prato dell’Olimpico la Roma trova gli ingredienti giusti per l’antidoto contro il Porto, tre volte letale nei precedenti europei con i giallorossi. Non che l’elenco dei rimedi da scoprire fosse particolarmente lungo: bastano due invenzioni di Paulo Dybala e una firma di Niccolò Pisilli per rimontare gli ospiti e sfatare la maledizione.

«La cronaca della partita»

Venerdì il sorteggio: rischio derby

Dopo il pareggio dell’andata, la Roma supera 3-2 il Porto, riponendo nel cassetto l’ansia da play-off e mettendo in valigia le speranze di proseguire il viaggio in Europa League, con la televisione sintonizzata già sui canali del sorteggio di Nyon, dove alle 13 del 21 febbraio scoprirà l’avversaria degli ottavi. Un bivio già tracciato: Lazio – sarebbe il primo derby capitolino in Europa – o Atletico Bilbao, quarta forza del campionato spagnolo.

Per farsi largo tra le grandi, nella serata dell’Olimpico la Roma deve sgomitare, alternando classe e sostanza in un equilibrio precario, sempre in bilico per via dei colpi portoghesi: in campo – nella ripresa il cartellino rosso a Eustaquio per un pugno a Paredes – e in tribuna, dove i tifosi sfondano per qualche minuto del primo tempo il cordone del settore ospiti.

Il gol del Porto

All’inizio la Roma fatica a mostrare i suoi muscoli, cadendo ingenuamente nella trappola del pressing rivale. La splendida rovesciata di Samu Aghehowa (non più Omorodion dopo il cambio di cognome) nasce infatti da un errore in fase di costruzione dal basso: alla metà del primo tempo il pallone di Svilar, diretto a Leandro Paredes, finisce sui piedi di Eustaquio, complice la caduta imprevista del centrocampista argentino.

Dybala si scatena

Proprio quando i fantasmi di un’altra eliminazione targata Porto bussavano con prepotenza ai cancelli dell’Olimpico, a tenerli serrati ci pensa Dybala, che per essere sicuro del risultato firma due volte: prima con l’esterno – ottima la triangolazione con Shomurodov – poi d’interno in chiusura di primo tempo, sfruttando la disattenzione di Diogo Costa, che lascia sguarnito il suo palo.

Pisilli chiude i giochi

Nella ripresa l’espulsione di Eustaquio consegna il copione della partita ai giallorossi. Una delle poche sbavature, dopo il terzo gol a firma Pisilli, arriva sul finale con l’autorete del subentrato Rensch, rilevante solo per aggiornare il tabellino e non il destino romanista.

Roma-Porto 3-2 (2-1)Roma (3-4-2-1): Svilar, Celik (49′ st Abdulhamid), Mancini, Ndicka, El Shaarawy (43′ st Rensch), Koné, Paredes, Angelino, Dybala (43′ st Baldanzi), Pellegrini (33′ st Pisilli), Shomurodov (33′ st Soulé). (95 Gollini, 70 De Marzi, 15 Hummels, 66 Sangaré, 25 Nelsson). All. Ranieri.Porto (3-4-3): Diogo Costa, Djaló, Perez, Otavio (21′ st Mora), Joao Mario, Eustaquio, Varela (37′ st Perez), Moura (37′ st Namaso), Pepè (12′ st Borgres), Samu, Vieria (37′ st Gomes). (14 Ramos, 94 Portugal, 5 Marcano, 7 William, 12 Zaidu, 20 André Franco,, 27 Gul, 97 Ze Pedro). All. Anselmi.Arbitro: Letexier (Francia)Reti: nel pt 27′ Samu, 35′ e 39′ Dybala ; nel st .38′ Pisilli, 50′ Rensch (autogol)Angoli: 5 a 2 per la Roma.Recupero: 1′ e 5’Note: ammoniti Otavio, Dybala, Paredes e Perez per gioco falloso.Espulsi Eustaquio per condotta violenta.Spettatori: 55.286

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