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Gasperini: “Non rinnovo con l’Atalanta, a giugno potrei andarmene”

Il tecnico si è soffermato sul suo futuro lasciando incertezza. E dopo le critiche al nigeriano seguenti all’errore dal dischetto con il Bruges: “Ci ho parlato, ma davanti a tutta la squadra”.

ZINGONIA – “Se Lookman si allena a tirare i rigori, soprattutto nella rincorsa, può anche diventare il nostro primo rigorista. Il tiro lo ha ma deve allenare la rincorsa”. Dopo l’attacco a Lookman nella conferenza stampa post Atalanta-Bruges – “è il peggior rigorista che io abbia mai visto” – e la risposta del calciatore via Instagram – “prendermi di mira è irrispettoso” – il tecnico atalantino Gianpiero Gasperini è tornato a parlare del caso. Presentando la trasferta dei bergamaschi domani a Empoli, il Gasp ha detto: “Lookman l’altra sera quando è entrato ha avuto un impatto straordinario sulla partita. La mia non voleva essere un’uscita offensiva. Il tema non è il rigore sbagliato. Con Lookman in questi giorni ho parlato, ma davanti a tutta la squadra. Non c’è stato alcun teatrino, e sono contento che in partita non ci siano state situazioni come nella gara di ieri dell’Udinese”.

Il rigore sbagliato e l’attacco del Gasp

La rabbia di Gasperini, sfogata a caldo dopo la sconfitta con i belgi al Gewiss Stadium nel ritorno degli spareggi di Champions, nasce dal fatto che al 14’ del secondo tempo Lookman, in campo nella ripresa dopo un infortunio, abbia calciato addosso al portiere il tiro dal dischetto concesso dall’arbitro per l’atterramento in area di Cuadrado. “Anche in allenamento ha percentuali bassissime. Non è lui il rigorista”, ha detto il tecnico davanti a telecamere e microfoni. Lookman ha poi replicato tramite i social network: “Durante la partita, il rigorista designato mi ha incaricato di calciare il rigore. Per supportare la squadra, mi sono preso la responsabilità. La vita è fatta di sfide”.

L’intervento dei Percassi e il futuro di Gasperini

Nei giorni scorsi, i tifosi atalantini hanno appeso alle recinzioni del centro di allenamento di Zingonia uno striscione di solidarietà al calciatore: “Thanks Mola! Non avere paura di tirare un calcio di rigore”, con chiaro riferimento alla canzone di Francesco De Gregori “La leva calcistica della classe ‘68”. I Percassi, proprietari del club con l’appoggio di un fondo americano, hanno incontrato allenatore e squadra, chiedendo la massima concentrazione nei mesi che restano da giocare in questa stagione. Eliminata da Coppa Italia e Champions, in campionato l’Atalanta è terza, a cinque punti dal Napoli capolista. Gasperini, il cui contratto è in scadenza nel 2026, ha chiuso così la conferenza stampa: “ Abbiamo ancora 13 partite per dare il massimo, poi decideremo se andare avanti per ancora un altro anno. Di sicuro non ci sarà un rinnovo”. L’allenatore dell’Atalanta oggi ha 67 anni compiuti.

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