MILANO — Voleva essere un duro, ma «da solo non sono nessuno». Dietro lo sguardo arcigno Lorenzo Lucca nasconde un mondo. Ha chiesto scusa citando Lucio Corsi, il cantante secondo a Sanremo che rappresenterà l’Italia all’Eurovision. Ha scelto una poesia triste, come forse si è sentito lui dopo la notte di Lecce, quando si è preso il pallone e ha litigato con tutti pur di calciare (e segnare) il rigore della vittoria dell’Udinese. Ha ignorato le gerarchie di squadra, secondo cui il rigorista è il capitano Thauvin: ha deciso di tirare lui e non ha ascoltato nessuno, non ha replicato neanche ai compagni. Gli si sono avvicinati a turno tutti, Padelli gli ha urlato dalla panchina di allontanarsi, Bijol lo ha preso per un braccio e gli ha detto: «Vai via!». Niente da fare. Sembrava immerso in un’altra dimensione, con i suoni attorno anestetizzati. Thauvin ha chiamato l’allenatore, chiedendogli di intervenire, ma in quel momento neanche Runjaic poteva fare nulla. Lo ha sostituito al 36’, dopo averlo visto festeggiare il gol da solo. Poi ha motivato così il cambio: «Non mi piace chi non rispetta le regole».
La carriera di Lucca
A 24 anni Lucca in carriera è già stato scartato, ripreso, prestato, ceduto. Si è fatto un anno in serie D, uno in C, uno in B e uno all’estero, all’Ajax. E non aveva mai segnato in un campionato top più delle otto reti di un anno fa. Venerdì invece con quel rigore rubato ha tagliato il traguardo dei dieci gol in una stagione in serie A. E proprio questa — raggiungere la doppia cifra — è la motivazione che lo ha spinto a calciare a ogni costo: così almeno ha spiegato ai compagni.
Lucca, la lite per il rigore e i sospetti sul Fantacalcio
Tra i tifosi però c’è chi ipotizza che abbia voluto battere il rigore per un’altra ragione, che lui stesso ha svelato a fine gennaio: «Ho fatto una squadra al Fantacalcio. Mi sono comprato, e mi metto sempre titolare». Per un gioco, quindi, che avrebbe avuto un riflesso sulla vita reale. Su Instagram si è scusato usando i versi di Lucio Corsi: «Volevo essere un duro però, da solo, non sono nessuno». Tra i commenti, molti lo ringraziano per essersi imposto: «Ti vorrei in Nazionale».
Lucca cercato dalle big
Tra i più attivi nel ricomporre lo strappo proprio Bijol, quasi un paciere nello spogliatoio: «Lorenzo resta uno di noi». Filtra però il fastidio dell’Udinese: lasciare il pallone a Thauvin sarebbe stato un segno di fiducia verso il capitano, reduce da due errori di fila dal dischetto. Ciò nonostante il centravanti non dovrebbe essere multato: la società ritiene sufficiente la punizione della sostituzione, decisa in campo dal tecnico Runjaic. A prescindere da Lecce, a fine stagione Lucca potrebbe essere ceduto: tante le big che lo corteggiano.