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Como-Napoli 2-1, un autogol e Diao affondano gli azzurri. Conte ora insegue l’Inter

Non basta la rete di Raspadori, il Napoli cade in riva al lago e perde il primato in classifica alla vigilia dello scontro diretto contro i nerazzurri

COMO – Mezzogiorno fatale per il Napoli di Antonio Conte, che si è arreso in trasferta (2-1) nel finale al Como e ha subito il sorpasso in testa alla classifica da parte dell’Inter, proprio alla vigilia dello scontro diretto in programma al Maradona sabato prossimo. Pessima soprattutto nella ripresa la prova degli azzurri, che non perdevano in trasferta dalla prima giornata (3-0 a Verona) e che avevano reagito invece bene nel primo tempo alla assurda autorete iniziale di Rrahmani, a cui aveva risposto con il suo secondo gol consecutivo Raspadori. Ma alla distanza è stata la squadra di Fabregas a prendere il sopravvento con l’esuberanza fisica e la tecnica dei suoi giovani d’oro. Non a caso la firma sul colpo del ko l’ha messa Diao, bravo a sfruttare un assist di Nico Paz. Risultato nel complesso giusto, anche se a fare la differenza sono stati tutto sommato gli episodi.

«La cronaca della partita”

Le scelte di Conte, esordio per Billing

Per il Napoli era anche l’ultima tappa prima dello scontro diretto al vertice con l’Inter e Conte ha deciso in extremis di escludere dalla formazione titolare Anguissa: l’unico azzurro in diffida e dunque a rischio squalifica per la resa dei conti al Maradona. Al suo posto a centrocampo debutto per il danese Billing, arrivato a gennaio al debutto assoluto in Serie A, dopo un accurato periodo di rodaggio. Ha invece dovuto bruciare le tappe del suo rientro dall’infortunio Spinazzola, mandato subito in campo per tamponare l’emergenza degli azzurri sulla fascia sinistra. Il Como ha invece lasciato in panchina Fadera – reduce da tre giornate di squalifica – e chiesto a Nico Paz di avanzare nella posizione di falso nueve, al centro del tridente molto mobile completato da Strefezza e Diao.

L’autogol di Rrahmani

Più muscoli e centimetri da una parte, tanta tecnica e agilità dall’altra. Ma non c’è stato tempo per prendere le misure e senza colpo ferire la squadra di Fabregas si è trovata in vantaggio grazie a un clamoroso autogol di Rrahmani (7′), che ha beffato l’incolpevole Meret con un retropassaggio alla cieca dalla sua trequarti: improvviso, potente e soprattutto incomprensibile.

Il pari di Raspadori

Partita dunque subito potenzialmente in discesa per il Como, anche se era stato il Napoli a scattare meglio dai blocchi e a impadronirsi dell’iniziativa con grande personalità: dimostrata peraltro dai giocatori di Conte pure dopo essersi trovati sotto in maniera così demoralizzante. Gli azzurri hanno infatti reagito nella maniera giusta e hanno fatto pesare la loro supremazia fisica, bussando alla porta di Butez con una punizione potente di Billing (13′). Poi ci ha provato Lobotka con un tiro a lato e proprio il regista slovacco ha alzato alla perfezione il pressing dando il via all’azione del pareggio: palla rubata a Da Cunha e assist per Raspadori, che è stato bravo a liberarsi di Kempf e a infilare in uscita Butez (17′).

Il Como cresce alla distanza

Troppo remissiva la formazione di Fabregas, brava comunque a non farsi travolgere e a recuperare un po’ alla volta le giuste distanze in mezzo al campo, affidandosi per ripartire a qualche buona iniziativa di Diao. Ma il resto del primo tempo è stato meno emozionante e i ritmi si sono progressivamente abbassati, con i due portieri che sono potuti quindi arrivare all’intervallo senza correre particolari pericoli. In cronaca l’ammonizione di Nico Paz, meno brillante rispetto ai suoi soliti standard. Positivo invece l’impatto con la Serie A di Billing, prezioso in entrambe le fasi e insuperabile sui palloni alti.

Napoli in difficoltà nella ripresa

L’intervallo però ha rimescolato le carte e l’avvio della ripresa ha seguito un canovaccio diverso, con il Como molto più intraprendente e il Napoli all’improvviso in netta difficoltà, costretto a subire a lungo l’iniziativa degli avversari e quasi incapace di superare la metà campo. Meret non ha corso particolari pericoli, ma Conte si è spazientito per la situazione lo stesso e dopo un quarto d’ora di sofferenza ha gettato nella mischia Anguissa e Simeone, al posto di Billing e dello spento Lukaku. I cambi hanno sortito subito l’effetto giusto e c’è voluta una prodezza di Butez per negare il gol a McTominay (21′): percussione e tiro da posizione centrale.

Diao fulmina Meret

Fabregas ha allora risposto inserendo Cutrone e arretrando Paz a centrocampo le due squadre si sono allungate, con Anguissa che ha sprecato una buona occasione intorno alla mezzora con un tiro fiacco. Non ha invece perdonato dall’altra parte il vivacissimo Diao, che ha sfruttato alla perfezione un assist di Paz e ha fulminato Meret al minuto numero 32, approfittando di un disimpegno sbagliato da Raspadori e Lobotka. Il calo degli azzurri è stato tuttavia generale e nemmeno gli ingressi di Ngonge e Okafor sono serviti per invertire la tendenza. Di Rrahmani l’ultimo assalto disperato nel recupero: destro a lato. Poi la resa. Il primato in classifica cambia padrone.

Como-Napoli 2-1 (1-1)Como (4-3-3): Butez; Smolcic, Kempf, Goldaniga, Valle; Da Cunha (35′ st Engelhardt), Perrone, Caqueret (26′ st Cutrone); Diao (35′ st Fadera), Paz (45′ st Douvikas), Strefezza (45′ st Vojvoda) (22 Vigorito, 25 Reina; 6 Iovine, 15 Fellipe Jack, 18 Moreno; 27 Braunoder, 19 Ikone). All.: Fabregas.Napoli (3-5-2): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno; Politano (33′ st Ngonge), Billing (17′ st Anguissa), Lobotka (38′ st Okafor), McTominay, Spinazzola; Lukaku (17′ st Simeone), Raspadori (14 Contini, 96 Scuffet; 5 Juan Jesus, 17 Olivera; 5 Gilmour, 16 Marin, 29 Hasa; 9 Okafor). All.: Conte.Arbitro: Manganiello di Pinerolo.Reti: nel pt 7′ Rrahmani (A), 17′ Raspadori, nel st 32′ DiaoRecupero: 1′ e 5’Angoli: 4 a 6 per il NapoliAmmoniti: Paz, Di Lorenzo, McTominay per gioco falloso, Fabregas, Simeone per comportamento non regolamentareSpettatori: 10mila circa

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