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Massimo Mauro: “Leao come Cassano, non può giocare in una grande”

La rubrica ‘Visti dall’Ala’

La giornata ha confermato come le squadre medie e piccole, soprattutto quelle che hanno lavorato bene sul mercato, hanno le potenzialità per rendere la vita difficile alle big del campionato. Ad esempio, il Genoa ha giocato una partita stupenda. L’Inter se l’è vista brutta, il portiere Martinez l’ha salvata, però alla fine anche se su una azione da corner l’ha spuntata con merito. Stasera, in Coppa Italia contro la Lazio, Inzaghi farà sicuramente un turnover abbondante, e non solo per la grande partita che l’attende sabato prossimo a Napoli. Essere in corsa su più fronti consente soluzioni di questo tipo, permette di tenere allegro lo spogliatoio: anche perché altrimenti chi non gioca mai si rompe inevitabilmente le scatole.

L’Inter ha una rosa fantastica. Cito Frattesi, un nazionale italiano che sta in panchina. Zielinski, punto fisso della Polonia. Taremi, titolare nell’Iran. Per non parlare di Carlos Augusto, che sarebbe titolare fisso in tutte le squadre. Quindi ben venga un impegno in più come la Coppa italia, con l’unico gap della formazione schierata rispetto all’undici titolare costituito dalla mancanza di intesa per aver giocato poco insieme.

Il gioco di Thiago Motta è tanto stressante

Coppa Italia importante anche per la Juve. Le convinzioni di un allenatore, se oneste intellettualmente, sono dettate da allenamenti, situazioni, compatibilità tecniche e tattiche tra giocatori. Chi guarda e giudica come me ha solo la partita, quindi avevo indicato in Thuram (poi puntualmente escluso) un titolare inamovibile. Si vede comunque che Motta è uno a cui piace cambiare: vedere Vlahovic, riproposto dopo tanto tempo al posto di Kolo Muani. A Cagliari ha proposto un 4-1-4-1, con Locatelli a giocare palla davanti alla difesa e i quattro – Conceiçao, Koopmeiners, McKennie e Yildiz – a sostegno.

Il primo tempo della Juventus è stato notevole, palla riconquistata subito, al Cagliari non è rimasto nulla. Un tipo di gioco che però ha presentato il conto nel secondo tempo, quando ho visto giocatori stanchi soprattutto mentalmente. Il gioco di Thiago Motta infatti è particolarmente stressante dal punto di vista psicologico, non permette momenti di rilassamento. Una considerazione anche su Yildiz, che ha buttato al vento due occasioni: il portiere del Cagliari è stato bravo, ma il turco deve migliorare nella gestione della giocata e trovare il momento giusto del tiro. Da questo punto di vista ancora è acerbo.

Il Napoli nonostante la sconfitta non mi è dispiaciuto

Tornando alle squadre medio piccole, il Como ha giocato un brutto scherzo al Napoli. Ci sono delle attenuanti: Anguissa per più di un tempo in panchina, Neres infortunato. Nonostante tutto però la squadra non mi è dispiaciuta, nel secondo tempo ha anche avuto le sue belle occasioni. Ha però altresì ragione Conte: per vincere bisogna avere fame e saper soffrire, non esistono partite facili. Circa la mancata sostituzione di Kvara poi, penso che se non trovi un giocatore adeguato è meglio lasciare perdere e restare così. Conte e Inzaghi intanto dovranno guardarsi dall’Atalanta. Certo, la squadra di Gasperini ha perso per strada punti importanti. Ma dati alla mano, se non incorre in altre distrazioni, potrà dare molto fastidio alle prime due della classe.

Leao ha talento, ma non può giocare in un grande

Chiudo con il Milan, sconfitto a Torino. Ho sentito molti commenti del tipo ‘a portieri invertiti la squadra di Conceiçao avrebbe vinto’. Posizione condivisibile: 5 occasioni da rete, un gol, un rigore sbagliato. Poi ha perso e giù critiche. E’ una annata incredibile, spesso le critiche sono giuste, ma stavolta la sconfitta è assurda. Un capitolo a parte lo dedicherei a Leao: è troppo altalenante, una grande squadra non può sopportare la sua incostanza. Non ne vale la pena. Leao è da squadra media, è inadatto per una grande: somiglia un po’ a Cassano, grande talento ma mai realizzato.

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