MILANO – L’ultima chiamata. Quattro giorni per dare un segnale a sé stesso e al campionato: oggi il Bologna, domenica la Lazio, sei punti che possono riaccendere la speranza. Il Milan pianifica il futuro (per il ruolo di direttore sportivo in rialzo le quotazioni di Paratici), ma non alza bandiera bianca, non può permettersi di farlo. “Io non mollo”, ha detto Sergio Conceiçao dopo la sconfitta con il Torino. Un messaggio al gruppo: bisogna provarci fino alla fine. La squadra di Italiano è una rivale diretta, appaiata in classifica: una vittoria stasera al Dall’Ara – nel recupero della partita rinviata per maltempo il 26 ottobre – avrebbe un doppio valore.
I problemi del Milan
Le ultime giornate a Milanello sono state lunghe: riflessioni, dialoghi, analisi. Per Conceiçao sono due le cose che stanno mancando alla squadra: concentrazione e impegno. Il portoghese sa di avere giocatori pieni di talento, che però spesso hanno dei passaggi a vuoto. Gli ultimi gol subiti fotografano bene la situazione. Il Milan costruisce tanto, spreca e si fa male da solo, con errori individuali che lo mettono alle corde.
La posizione di Leao
Non convince il modo di stare in campo. Un buon esempio è Leao: è il giocatore migliore, quello che anche con una singola giocata determina, ma al tecnico questo non basta. Nella sua idea di calcio gli attaccanti devono essere i primi difensori, con un pressing costante che aiuti a riconquistare subito il pallone, sacrificandosi nel rincorrere gli avversari quando necessario. Un lavoro che Rafa fatica a fare. Conceiçao gli è accanto, parla spesso con lui: è un patrimonio del club, il rischio di svalutarlo tenendolo in panchina per usarlo a gara in corso è troppo grande.
Le scelte di Conceiçao
Questa sera Leao dovrebbe essere al suo posto, insieme a Gimenez e Pulisic. A riposare, per la prima volta da quando è arrivato, potrebbe essere Joao Felix. Conceiçao non ha ancora archiviato la formula Fab Four, ma finora le quattro stelle insieme non hanno reso come sperato. Il Milan ha bisogno di equilibrio, l’allenatore lo sta cercando da due mesi ma non è semplice, perché ha avuto pochissimi allenamenti veri a disposizione, con partite ogni tre giorni (e una rosa che a gennaio è cambiata tanto). Ecco perché stasera a centrocampo dovrebbe tornare titolare Fofana, a fare da scudo insieme a Musah. Sulla trequarti ci sarà Reijnders, in una posizione in cui può incidere più facilmente.
La Champions da non fallire
Ibrahimovic crede in Conceiçao, la società pubblicamente gli trasmette fiducia, ma il suo futuro è legato alla qualificazione alla prossima Champions, che porterebbe in dote una sessantina di milioni. L’eliminazione con il Feyenoord è stata pesante da digerire, ma c’è ancora un intrigante derby in semifinale di Coppa Italia da giocare e, battendo il Bologna, il Diavolo andrebbe a 5 punti dal quarto posto. Una distanza colmabile. Concentrazione e impegno, questo è il segreto. Quattro giorni per cambiare la storia della stagione: il Milan non può più permettersi passi falsi. Bologna avvisato.