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Bologna-Milan 2-1: Ndoye punisce i rossoneri e li spinge sempre più in basso

Lo svizzero completa la rimonta emiliana dopo il vantaggio di Leao: Conceiçao, al 2° ko di fila in campionato, ora è ottavo

BOLOGNA – Game over. Il Milan completa la sua personale opera di autodistruzione, perde 2-1 a Bologna e vede allontanarsi la prossima Champions League e i suoi preziosissimi milioni. Una notte da incubo, l’ennesima, per una squadra ondivaga, con un atteggiamento indolente, schiacciata dalla ferocia dei rossoblù. Poco concentrata, disattenta incapace nel comprendere il peso della partita. Il distacco dalla Juventus quarta resta di 8 punti, troppi considerando che la corsa comprende anche Lazio, Fiorentina e soprattutto Bologna, che dopo quasi 23 anni torna a vincere contro il Milan in casa. In rimonta, con una prestazione intensa, rabbiosa, mai doma. I tifosi rossoneri contestano, non è ancora il momento di tirare le somme ma questa sconfitta pesa. “Siamo noi i colpevoli di oggi”, dirà Leao. “Dobbiamo alzare la testa, reagire tutti insieme contro la Lazio. Io alla Champions credo ancora, in Serie A tutti perdono punti, sta diventando un campionato difficile, noi pensiamo a fare il meglio nelle prossime undici partite. Siamo delusi, oggi, ma l’azione del gol del pari è strana avendo visto le immagini. Però se parlo succede un casino…”.

«La cronaca della partita»

Milan, settima sconfitta in campionato

Il secondo tempo del Diavolo è peggio di un film horror. In vantaggio grazie a una sgasata di Leao, il Milan rientra in campo come svuotato. Spento, in balia degli umori degli avversari. Una squadra a due facce, di nuovo. Costretta a inseguire gli indemoniati rossoblù per tentare il colpo solo in contropiede. Il Bologna chiude con più tiri, più possesso palla, più gioco. Non convincono anche le scelte di Conceiçao, sia quelle iniziali (questo Joao Felix, fumoso e spaventato, non può essere titolare) sia quelle a gara in corso (perché sostituire Gimenez?). Le sconfitte in campionato sono 7, l’attacco è il peggiore tra le prime nove della classifica: sono numeri che fotografano le difficoltà del Diavolo. Senza neanche più l’asterisco a salvare aspettative e sogni.

La partita

Tra i meriti del Bologna anche l’atmosfera del Dall’Ara. Un clima elettrico, in cui si immerge anche Leao che per una volta si toglie di dosso la consueta patina di apatia e mette su la faccia cattiva. La prima occasione è per Gimenez, che dopo 22 secondi calcia male da buona posizione. Il Bologna assorbe la spinta dei tifosi e guadagna campo. Crea anche un paio di occasioni con Dominguez, tra i più attivi. Il Milan si piega come una fisarmonica, regge l’urto quando la squadra di Italiano alza la spinta, poi al 43’ colpisce all’improvviso: lancio lungo di Maignan, spizzata di Gimenez per Leao che brucia De Silvestri, salta Skorupski e deposita in rete. Una scossa che premia i rossoneri ben oltre i meriti.

Dopo l’intervallo il Diavolo rientra in ritardo, con gli avversari ad attenderli col fuoco addosso. Il Bologna riparte aggressivo: in tre minuti pareggia con Castro, toglie fiato e spazio al Milan, raggomitolato in 20 metri. Conceiçao segue la partita in ginocchio al limite dell’area tecnica, come in preghiera. Non basta. Il Diavolo è come un pugile alle corde, in piedi a fatica, pericoloso solo in contropiede (prima Theo, poi Musah). Rischia di andare al tappeto su un colpo di testa di Cambiaghi che sbatte sul palo, crolla all’82’ sulla zampata di Ndoye, favorito dalla dormita di Pavlovic. Il Milan stordito esce dal campo sulle note di Lucio Dalla, con lo stadio illuminato da tante piccole luci. Credere alla Champions è ora un atto di fede. Resta solo la Coppa Italia.

Bologna-Milan 2-1 (0-1)Bologna (4-2-3-1) Skorupski 6.5 – De Silvestri 5.5 (39’ st Calabria sv.), Beukema 6.5, Casale 5.5, Miranda 6 – Freuler 6.5, Ferguson 6 (27’ st Pobega 6) – Ndoye 7, Fabbian 5.5 (27’ st Odgaard 6), Dominguez 6.5 (35’ st Cambiaghi 6.5) – Castro 7.5 (35’ st Dallinga sv.). All. Italiano 7.Milan (4-2-3-1) Maignan 6 – Jimenez 5.5 (39’ st Abraham sv.), Thiaw 5, Pavlovic 4.5, Hernandez 5.5 – Fofana 6, Reijnders 5.5 – Musah 6, Joao Felix 5 (16’ st Pulisic 5.5), Leao 6.5 – Gimenez 5.5 (31’ st Jovic 5.5). All. Conceiçao 5.Arbitro: Mariani 5.5.Reti: 43’ pr Leao, 3’ st Castro, 37’ st NdoyeNote: ammoniti Theo Hernandez, Casale, Thiaw.Spettatori: 31.784.

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