Skorupski 7: chiude su Musah nel primo tempo e anche nel secondo. Decisivo.
De Silvestri 6.5: Leao lo fa ballare a vuoto nell’episodio del vantaggio milanista. Poi si riscatta, facendo da torre Asinelli sul gol di Castro (39’ st Calabria sv: un cammeo contro la squadra della sua vita.
Beukema 6.5: dopo venti secondi lascia strada spalancata a Gimenez. Ma poi mantiene l’ordine.
Casale 6.5: si fa anticipare da Gimenez e da lì nasce il gol del Milan. Un palo gli nega il gol. Poi diventa un gladiatore nella difesa del risultato.
Miranda 6: un po’ in ritardo sulle incursioni di Musah, ma tiene il punto.
Freuler 6.5: posizioni ineccepibili. Dove serve, va. Anzi, è già.
Ferguson 6.5: pennella il calcio di punizione su cui nasce il gol di Castro (27’ st Pobega 6: combattivo).
Dominguez 6.5: l’idrolitina dell’attacco: sbuca dappertutto, fa sfiorare l’autogol al Milan, tappa gli spifferi anche in difesa (34’ st Cambiaghi 7: entra e serve l’assist-vittoria a Ndoye. Mica poco).
Fabbian 6: decisivo a sua insaputa, gli piomba addosso la spizzata di De Silvestri, che diventa assist d’oro per Castro (27’ st Odgaard 6: non decisivo, ma contribuisce a rendere più pericoloso il Bologna nel momento peggiore del Milan).
Ndoye 7: lanciato a rete al 25’, viene sbilanciato e fallisce il gol, che si prende di prepotenza a pochi minuti dalla fine, tuffandosi alla cieca, col braccio di Pavlovic sulla faccia.
Castro 7: lotta e combatte, poi la prodezza, pesantissima, perché rimette in corsa la squadra. È il secondo straniero rossoblù a raggiungere 7 gol in campionato a meno di 21 anni, dopo Harald Nielsen (34’ st Dallinga 6: entra col piglio giusto e va vicino al 3-1).
Italiano 8: atteggiamento furbo, prima guardingo, per saggiare l’avversario, poi sempre più mordace. Azzecca tutti i cambi. L’Europa ora è una pretesa legittima.