Questo sito contribuisce alla audience di
 

Tv, stadi e scommesse: così il Senato vuole aiutare il calcio

I lavori si sono conclusi, la palla ora passa al governo. “Schema di risoluzione sull’affare assegnato sulle prospettive di riforma del calcio italiano proposto dal senatore Marcheschi”: così si chiama l’atto di indirizzo della VII commissione cultura del Senato che ora passa appunto nelle mani del governo. I lavori sono stati più lunghi del previsto: Paolo Marcheschi, senatore di Fratelli d’Italia ed ex candidato alla Lega Pro, sperava di chiuderli entro dicembre 2024: una serie infinita di audizioni di persone legate al mondo dello sport, non solo del calcio (sentiti anche giornalisti). Ora le proposte impegnano “il governo a trasmettere alla Commissioni parlamentari di merito una relazione…”. Insomma, l’iter è ancora lungo. Il mondo del calcio, dalla Figc alle Leghe, è da anni che aspetta un aiuto dal governo, richiesto a gran voce soprattutto ai tempi della pandemia, e ora pare si stia stancato di aspettare.

Gabriele Gravina, che sta mettendo mano all’organigramma Figc, è uscito ancora più forte dalle ultime elezioni: ora chi fa parte del consiglio federale dovrà seguirlo, senza più quei veti che avevano bloccato in passato tante riforme, a iniziare da quella dei campionati. Nello “schema di risoluzione” del Senato ci sono quasi il 75 per cento di quello che aveva messo Gravina nel suo programma chiamato “il nuovo orizzonte”.

Ma ecco quanto ha deciso la VII commissione, cultura e pure sport. Arbitri: “Pieno riconoscimento giuridico e contrattuale del professionismo arbitrale”. Giustizia sportiva: “Assicurare la piena indipendenza della Procura e degli altri organi di giustizia endofederali rispetto agli organi federali…”. Si vogliono inoltre “promuovere opportune iniziative per favorire la sana gestione dei bilanci da parte delle società calcistiche, anche mediante l’applicazione di eventuali interventi incentivanti di carattere legislativo alle sole società che rispettano tale principio”. Si vuole mettere inoltre mano agli stadi, assai arretrati salvo eccezioni: il prossimo anno dovremo garantire 5 impianti all’Uefa 5 impianti per gli Europei 2032 da organizzare con la Turchia (dove gli stadi sono già pronti). Si vuole cambiare la legge Melandri, argomento di cui parla da anni anche Abodi: l’obiettivo è premiare i club con bilanci virtuosi e chi impiega i giovani del vivaio (tema questo assai gettonato…). Ma quando scadranno i contratti fra tre anni, non sarà per niente semplice avere dalle tv gli stessi soldi di adesso.

Sul tema dei “proventi derivanti da giochi sullo sport e scommesse sportive” la commissione del Senato suggerisce “l’opportunità di destinare almeno l’1 per cento del valore complessivo ad un fondo destinato alla costruzione di nuovi stadi e per l’ammodernamento di quelli vecchi” e di riconoscere una cifra anche per la ”formazione dei giovani all’interno delle società sportive”. Su questo tema, Gravina è attento e fiducioso e si è appellato anche di recente al ministro dello sport. Inoltre i club dalle scommesse potrebbero recuperare circa 100 milioni. Non si parla invece del Decreto Crescita, già bocciato dal governo, e che consentiva ai club maggiori di acquistare calciatori dall’estero con forti sconti fiscali. Il nostro calcio è invaso dagli stranieri e c’è poco o niente da fare con i comunitari: se un club di A vuole schierare ad esempio gli 11 calciatori della Nazionale di Francia può tranquillamente farlo.

Questo il libro dei sogni del Senato che ora passa al vaglio del governo. Ma quanto tempo ci vorrà per avere benefici ad un mondo più che affannato e con perdite consistenti? Abodi ha voluto mettere mano alla Covisoc, e in Figc ricordano che funzionava: il decreto, urgente, voluto dal ministro dello sport è del maggio 2024 ma nonostante l’urgenza adesso mancano ancora i candidati… La politica ha i suoi tempi, si sa, ma il calcio deve correre. La Figc cerca di farlo: una commissione controlla ad esempio le “acquisizioni e cessioni delle partecipazioni societarie”. Può bloccare, e lo fa, certi personaggi che sono finiti nelle back list, ma niente può fare contro i fondi. La speranza è che il governo possa affiancare il mondo del calcio, che certo ha le sue colpe, in una battaglia durissima per mettere ordine all’interno del sistema. Gravina, al terzo mandato, ci prova. Ma ora sarà indispensabile quella unità di intenti mancata in passato.

Zaia: “La pista di Cortina? Vinta una sfida quasi impossibile”

“Ottimo, ottimo, bravi”: così il presidente del Veneto Luca Zaia ha commentato il primo test di ghiacciamento della pista di Cortina che sarà utilizzata per le Olimpiadi invernali 2026. “Faccio i miei complimento all’ingegner Saldini (ad della Simico, ndr) che ha saputo portare avanti una sfida quasi impossibile – ha aggiunto – che qualcuno riteneva assurda. Siamo riusciti a mettere in piedi un bob che non è solo un’opera sportiva di altissimo livello, visto e considerato che noi avevamo anche la responsabilità di una discarica che lì c’era”. Zaia ha ricordato che “sono state tagliate 856 piante di abete ma ne verranno piantate 10mila, come da progetto. Ma soprattutto sarà un’opera di grande ingegneria e architettura, bella da vedere. Fra un mese ci sarà la prima discesa sulla pista congelata”. La centrale frigorifera è stata realizzata in tempi record: la Ditta Pizzarotti di Parma, che ha vinto l’appalto olimpico (85 milioni più Iva), ha rispetto il cronoprogramma. Ora i test chiesti dal Cio e il completamento dell’impianto.

Segui tutte le ultime notizie di sport

Next Post

Neymar targeting 2026 World Cup swansong

Ven Feb 28 , 2025
Neymar is desperate to play for Brazil at the 2026 World Cup, and is confident the South Americans can win it.

Da leggere

P