ROMA — Il loro allenatore non sa più chi mandare in campo. La squadra perde pezzi sempre più spesso, gli infortuni si susseguono e anche di una certa intensità. Non c’è dubbio, si gioca troppo, lo sappiamo. Solo che questo gruppo ridotto a contarsi ogni settimana per trovare chi possa mettersi divisa e scarpette non è composto da calciatori. Sono gli arbitri.
I tanti infortuni muscolari
Non si rompono solo le star del calcio, ma pure chi gli gira intorno con il fischietto in bocca. La frenesia delle partite ogni tre giorni incide anche sui loro muscoli, sempre più simili a quelli dei campioni che dirigono. Solo che, a differenza dei calciatori, per un arbitro non poter scendere in campo equivale a perdere soldi. Una parte dei loro incassi dipende dalle partite che arbitrano: 4 mila euro per ogni direzione in campo, circa 1700 se davanti al monitor.
Cinque arbitri fuori
La certezza è che, quest’anno, la quota infortuni sia nettamente sopra la media. Fino a domenica scorsa, erano fuori almeno cinque arbitri del gruppo di serie A: una moria fisica, figlia del numero di partite che si giocano e che sempre più spesso impediscono agli arbitri di allenarsi con continuità durante la settimana, aumentando l’incidenza di problemi muscolari. Proprio come capita ai calciatori. Come loro gli arbitri hanno staff medico che li segue, fisioterapisti, preparatori atletici, sedute di lavoro differenziato in base a quando arbitreranno e un’assicurazione per ogni infortunio da campo che copre le spese sanitarie. Ma non basta.
Il problema, per il designatore Rocchi, è trovare uomini a cui affidare le partite: la scelta, con così tanti incidenti, è sempre più ridotta. E non è che le nuove leve in arrivo dalla Serie B abbiano finora offerto alternative di prestigio. Anzi.
Maresca rientrato dopo cinque mesi
I guai sono spesso piuttosto seri. Lunedì all’Olimpico per Roma-Monza è tornato dopo un infortunio di 5 mesi Fabio Maresca: l’ultima partita l’aveva diretta alla prima giornata, Milan-Torino. Anche Davide Di Marco dopo Milan-Venezia di metà settembre non è più potuto scendere in campo. Matteo Marcenaro non dirige un match di serie A dal turno prima di Natale, quando era al Franchi per Fiorentina-Udinese, e non certo per scelta del designatore Rocchi. Che a breve riavrà Daniele Chiffi, fermato da un problema fisico dopo Parma-Roma del 16 febbraio. Guida, infortunato anche lui, è stato recuperato al Var, anche se il rigore regalato all’Udinese nella partita di Lecce fa sospettare che a volte, nonostante l’emergenza, sia meglio aspettare.