ROMA — Il migliore dei finali possibili. Da film action, con Shomurodov che esulta sparando ragnatele come fosse un supereroe. Il protagonista inaspettato della serata show dell’Olimpico verniciato di giallorosso dal primo all’ultimo minuto, quello della rimonta 2-1 sull’Athletic Bilbao nella gara di andata degli ottavi di Europa League. Le bandiere della coreografia romanista dettano il ritmo di una partita imprevedibile, quasi fossero sessantamila bacchette di altrettanti direttori d’orchestra. Il risultato? Disordinato, ma bello. Per la Roma e i suoi tifosi, rinfrancati dopo i primi cinquanta minuti, non certo spettacolari quanto le tribune.
«la cronaca della partita»
Traversa di Dybala
Nel primo tempo le squadre si studiano: un tatticismo quasi esasperato, teorico. Al disordine creativo allora pensa il primo della classe: Dybala, che incassa colpi baschi qualsiasi parte del campo pesti il suo mancino insidioso. Guizza tra i difensori, scivolando tra le maglie avversarie come fossero gli ostacoli di uno slalom. In chiusura della prima frazione soltanto la traversa gli nega l’appuntamento col gol: ottima la sponda di Baldanzi, che appoggia per l’argentino tenendo indaffarata la difesa spagnola. Fatica invece Dovbyk, troppo isolato, a tratti affossato nel pantano difensivo basco. L’unica chiamata della serata – qualche minuto prima – gli sfugge maldestramente: lanciato verso la porta da Pisilli, cade sulla palla dopo aver messo a sedere il centrale Vivian, costretto al cambio per infortunio.
Il gol di Inaki Williams
Le analisi del primo tempo lasciano spazio a una ripresa pratica e cinica, brutale per la Roma. Da calcio d’angolo, il Bilbao inaugura il tabellino della serata con la testa di Inaki Williams, libero di affondare il colpo sul secondo palo, complice la marcatura sbagliata da Ndicka. Decisiva per il gol la spizzata di testa di Aitor Paredes, ancora protagonista contro la Roma dopo il pareggio segnato nella fase campionato della competizione lo scorso settembre. Ma la doccia fredda non stordisce i giallorossi. Unito alle occhiatacce di Ranieri, il gol subito ha i sintomi di un caffè rigenerativo. Da quel momento la Roma torna pericolosa, prima con Baldanzi – il suo mancino finisce in curva da due passi – poi con Pisilli, interprete di una gran botta da fuori area.
La rimonta della Roma
Ricercato con smania, il pareggio arriva inedito: Angelino segna il suo primo gol di destro, pescato dal pallone a rimorchio di Celik. Gli spagnoli provano a rispondere con i colpi migliori, quelli di Nico Williams, che però non fa mai male. In chiusura, l’espulsione di Yeray – doppio giallo dopo la trattenuta su Shomurodov – condisce il finale giallorosso con la speranza della rimonta, che arriva sul più bello. Grazie ai cambi di Ranieri, ancora una volta. Merito della sintonia tra Saelemaekers e il centravanti uzbeko, che eredita il pallone del belga e lo recapita verso il secondo palo difeso da Agirrezabala. Il sogno ritrovato. Quanto basta per mettersi in volo verso il ritorno della settimana prossima settimana – fuori casa – con la mente più serena.
Il tabellino di Roma-Athletic Bilbao
Roma 2 (11’ st Angelino, 49’ st Shomurodov)
Athletic Bilbao 1 (5’ st I. Williams)
Roma (3-4-2-1): Svilar 6 – Celik 6.5, Mancini 6.5, Ndicka 5 – Rensch 6 (15’ st Saelemaekers 6.5), Pisilli 6 (32’ st Koné sv), Cristante 6, Angelino 7 – Dybala 6.5 (26’ st Soulé 6), Baldanzi 5.5 (15’ st El Shaarawy 6) – Dovbyk 5.5 (26’ st Shomurodov 7). All. Raneri 7.
Athletic Bilbao (4-2-3-1): Agirrezabala 5.5 – De Marcos 5.5, Vivian 5.5 (23’ pt Paredes 6), Yeray Alvarez 4.5, Berchiche 6 – Ruiz De Gallareta 6.5, Jaureguizar 6 (18’ st Prados 5.5) – Williams I. 6.5, Gomez 5.5 (32’ st Vesga sv), Williams N. 5 (32’ st Berenguer 5.5) – Sannadi 5.5 (18’ Guruzeta 5.5). All. Valverde 5.5.
Arbitro: Scharer 5.5 (Svi).
Note: ammoniti Jaureguizar, Sannadi e Shomurodov. Espulso Yeray al 40’ st. Spettatori 62540.
