Napoli – Ritorno alla vittoria dopo 43 giorni per il Napoli, che ha piegato la Fiorentina (2-1) al Maradona grazie alle reti di Lukaku e Raspadori. Non è bastato ai viola il gol di Gudmundsson, anche se il risultato è rimasto in bilico fino alla fine e la squadra di Antonio Conte ha dovuto stringere i denti nelle ultime mischie per portare a casa i fondamentali tre punti. Il duello al vertice con l’Inter continua e gli azzurri si sono riportati a -1 dalla vetta della classifica. Per Raffaele Palladino c’è l’alibi delle assenze e della stanchezza per gli impegni internazionali.
«La cronaca della gara»
Il Napoli non vinceva dal 25 gennaio
La pressione nel pomeriggio del Maradona era tutta sulle spalle del Napoli, a digiuno di vittorie dallo scorso 25 gennaio e costretto a rispondere all’allungo in testa alla classifica dell’Inter. Dall’altra parte, invece, la Fiorentina ha dovuto fare i conti con lo stress supplementare accumulato nella trasferta infrasettimanale di Atene in Conference. Ma l’avvio della sfida è stato lo stesso frizzante specialmente per merito degli azzurri, che hanno preso subito possesso della metà campo avversaria e hanno sfiorato il vantaggio al primo assalto: traversone radente di Di Lorenzo e destro da posizione ideale del liberissimo Raspadori (10′), incapace però di superare De Gea. Uno stop sbagliato a due passi da Meret ha viceversa vanificato la immediata risposta di Gudmundsson, in una delle rare sortite di rimessa tentate dai viola (privi degli squalificati Mandragora e Zaniolo). L’episodio non ha interrotto tuttavia il monologo della squadra di Conte, di nuovo vicina al gol (18′) con un goffo tocco ravvicinato nell’area piccola di Lukaku. Quasi a pieno organico l’assalto dei padroni di casa, con Buongiorno centrocampista aggiunto e Spinazzola molto avanzato.
Un monologo della squadra di Conte
Il Napoli ha cercato con insistenza e il vantaggio e l’ha trovato intorno alla metà del primo tempo con Lukaku (26′), pronto al tap-in a porta vuota dopo una respinta non efficace di De Gea sul precedente tiro di McTominay. Poi sull’abbrivio gli azzurri ci hanno provato ancora con Raspadori alla mezzora: parata di De Gea. Ma ha avuto la sua grande chance anche la Fiorentina, con Kean che ha anticipato di testa l’uscita di Meret (32′) e ha mandato il pallone di poco alto. Tutto della squadra di Conte invece il conto alla rovescia fino all’intervallo. Di Lorenzo (34′) ha scheggiato la traversa con un tiro da fuori area. Una sponda eccellente di Lukaku ha invece mandato in porta Spinazzola, il cui sinistro è stato deviato con un riflesso e di piede da De Gea (38′). Mira sbagliata infine per McTominay (34′), tiro sull’esterno della rete. Alla squadra di Conte è mancato solamente il colpo del ko, mentre quella di Palladino è ritornata negli spogliatoi con il sollievo di avere almeno limitato i danni.
Brividi per il Napoli nelle mischie finali
Ma nella ripresa l’approccio della Fiorentina è stato diverso e il Napoli è stato costretto ad arretrare per un po’ il suo raggio di azione, anche se è stato di nuovo De Gea a essere impegnato dal diagonale di Raspadori (12′). L’attaccante della Nazionale aveva già fatto più volte le prove generali del gol e lo ha trovato all’ennesimo assalto al quarto d’ora, sfruttando bene un assist in verticale del tonico e ispirato Lukaku. La festa dei 51504 tifosi del Maradona è durata però pochissimo per merito di Gudmundsson, che ha trovato dal limite dell’area il varco giusto su sponda di Kean per infilare con un rasoterra Meret (21′). Il risultato è dunque tornato in bilico e ne ha risentito lo spettacolo, con la partita che è diventata di colpo più nervosa e spezzettata. Solo al minuto 33 si è riacceso Politano: sinistro parato da De Gea. Si è invece fatto attendere ancora di più il primo cambio di Conte, che solamente nel finale ha dato spazio a Olivera per lo stremato Politano. Palladino aveva viceversa già pescato a piene mani dalla sua panchina ed è stato Gosens – uno dei nuovi entrati – a chiamare in causa da distanza ravvicinata Meret (38′). Tardivi gli ingressi dall’altra parte di Olivera, Billing e Simeone, che peraltro ha fallito nel recupero il colpo del ko: tiro fiacco su De Gea. Il risultato, nonostante il generoso assalto dei viola, non è cambiato più.
Napoli (3-5-2): Meret 6 – Di Lorenzo 7, Rrahmani 6, Buongiorno 6.5 – Politano 6 (36’ st Olivera sv), Gilmour 6, Lobotka 6, McTominay 7 (42’ st Billing sv), Spinazzola 6.5 (45’ st Jesus sv) – Raspadori 7 (42’ st Simeone 5.5), Lukaku 7.5. All. Conte 7.
Fiorentina (3-5-2): De Gea 6 – Comuzzo 5.5 (29’ st Moreno 5.5), Marí 5.5, Ranieri 5.5 (13’ st Pongracic 5) – Dodo 5, Ndour 5, Cataldi 5.5 (36’ st Beltran 5.5), Fagioli 6, Parisi 5.5 (13’ st Gosens 5.5) – Gudmundsson 5.5, Kean 6.5. All. Palladino 4.
Arbitro: Colombo 6.
Marcatori: 26’ pt Lukaku, 15’ st Raspadori, 21’ st Gudmundsson.
Note: ammoniti Buongiorno, Gudmundsson, Pongracic.
Spettatori: 51.504.
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