ROMA – In questo campionato puoi anche vincere ben 8 volte in trasferta, ma se in casa batti solo il Monza nelle ultime sette partite (poi due sconfitte e quattro pareggi), allora la missione Champions diventa complicatissima. È il caso della Lazio, fermata sull’1-1 dall’Udinese – i friulani erano reduci da tre successi consecutivi senza subire gol – questa sera all’Olimpico. Così i biancocelesti falliscono il sorpasso alla Juve e restano al quinto posto con un punto sul Bologna: domenica si annuncia elettrico lo scontro diretto al Dall’Ara, tre giorni dopo il ritorno con il Plzen.
«La cronaca della partita»
Le scelte di Baroni e Runjaic
Non ha pagato il coraggio – l’incoscienza, forse – di Marco Baroni. Con la squadra stanca in modo evidente, tormentata dagli affaticamenti muscolari (Tavares fuori, Rovella solo in panchina), ci si aspettava all’inizio una formula più prudente (il 4-3-3 provato alla vigilia) e l’inserimento di un altro centrocampista, come Belahyane, accanto a Guendouzi e a Vecino, alla prima gara da titolare dal 28 novembre. Invece il tecnico ha insistito con il 4-2-3-1 (somigliava molto al 4-2-4), costringendo Dia – schierato alle spalle del centravanti Tchaouna, poi sostituito da Noslin – a dispendiose rincorse all’indietro per arginare la superiorità numerica della mediana udinese: Runjaic ha infatti scelto il 3-5-2, mossa indovinata.
Segna Thauvin, risponde Romagnoli
Al 22′, gli ospiti hanno approfittato degli spazi lasciati dalla Lazio e – sfruttando il pasticcio difensivo di Gila, Romagnoli e soprattutto Lazzari – hanno colpito con Thauvin, che aveva già segnato all’andata: ottavo gol in campionato per il francese. L’altro capitano e numero 10, Zaccagni, si è visto invece respingere il destro del pareggio dal portiere Okoye, al rientro. L’1-1 è arrivato poi grazie a Romagnoli, alla prima rete in questo campionato, terza in stagione (assist di Vecino): due minuti e mezzo è durato il controllo al Var per un possibile fuorigioco.
Kamara rischia grosso su Zaccagni
Nella ripresa, subito un rischioso tackle di Kamara, già ammonito, su Zaccagni a un passo dalla porta, per arbitro e Var non è rigore perché il difensore – alle spalle dell’attaccante – avrebbe miracolosamente agganciato il pallone: restano i dubbi. All’80’, con la Lazio stremata, Baroni vira finalmente sul 4-3-3 con un esperimento: il difensore Patric nel ruolo di mediano tra Belahyane e Guendouzi. Una soluzione che ha aiutato la squadra a conservare almeno il pari, visto che nel finale l’Udinese, più brillante, ha inutilmente tentato il colpo.
Lazio-Udinese 1-1 (1-1)Lazio (4-2-3-1): Provedel, Lazzari, Gila, Romagnoli Marusic, Guendouzi, Vecino (20′ st Belahyane), Isaksen (36′ st Patric), Dia (21′ st Pedro), Zaccagni, Tchaouna (1′ st Noslin). (35 Mandas, 55 Furlanetto, 2 Gigot, 6 Rovella, 7 Dele-Bashiru, 25 Provstgaard, 26 Basic, 27 Ibrahimovic). All.: Baroni.Udinese (4-4-2): Okoye, Kristensen, Bijol, Solet Ehizibue (45′ st Rui Modesto), Lovric (21′ st Zemura), Karlstrom, Ekkelenkamp (21′ st Payero), Kamara (21′ st Atta), Thauvin (36′ st Davis), Lucca. (93 Padelli, 66 Piana, 6 Zarraga, 7 Sanchez, 20 Pafundi, 21 Iker Bravo, 22 Brenner, 27 Kabasele, 30 Giannetti, 99 Pizarro). All.: Runjaic.Arbitro: Piccinini di Forlì.Reti: nel pt 22′ Thauvin, 32′ Romagnoli, Angoli: 9-4 per l’Udinese.Recupero: 2′ e 5′.Ammoniti: Kamara, Lovric, Karlstrom, Payero, Vecino e Lazzari per gioco falloso.