Inter
6 Sommer Più regista aggiunto che portiere. Rientro morbido meno di un mese dopo la frattura al pollice.
6 Pavard Serata tranquilla, tanto che potrebbe essere più intraprendente.
6.5 Acerbi Sembra una diga: Ueda gli sbatte addosso senza scalfirlo. Dal 39’ st Cocchi sv.
6.5 Bisseck Tiene alta l’attenzione, fa valere il fisico. Ugualmente efficace a sinistra come a destra.
7 Dumfries Per la prima volta da capitano, contro la squadra che da ragazzo lo scartò. Fisicamente straripante.
5.5 Frattesi Ha una bella vetrina e tanti spazi per incidere, ma è un po’ indolente. Dal 39’ st Berenbruch sv.
6.5 Çalhanoglu La spinta che porta al rigore di Moder è evitabile. Si riscatta quando si presenta lui sul dischetto. Dal 16’ st Asllani 5 Giallo alla prima azione, da diffidato: un’ingenuità grave.
7 Mkhitaryan Vede corridoi invisibili per i comuni mortali. Mai un’idea banale o una corsa a vuoto: un professore in mezzo al campo.
6.5 Carlos Augusto Bello spavaldo nelle sortite offensive, tosto dietro. Dal 16’ st Bastoni 6 Partita numero 40 in stagione, a metà marzo, senza mai un calo di rendimento. Highlander.
5.5 Taremi I mugugni di San Siro a ogni errore gli pesano addosso come macigni. Si redime in parte guadagnando con furbizia il rigore del 2-1.
7.5 Thuram Indemoniato. Il gol che spacca la partita, poi continue sgasate e slalom speciali. Dal 21’ st Arnautovic 6 Con il pilota automatico.
7 All. Inzaghi Festeggia le 200 panchine con l’Inter con una gara intelligente, in cui gestisce la rosa. La sua forza è che ha reso quasi scontato l’approdo ai quarti di Champions.