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Training, sonno e alimentazione. Conte sfida il tabù di mezzogiorno

Due sconfitte in tre gare per il Napoli alle ore 12.30. Il tecnico corre ai ripari per la trasferta di Venezia di domenica mattina

I due indizi ci sono già e la missione del Napoli è evitare a tutti i costi che diventino (quasi) una prova. Domenica a Venezia si giocherà infatti di mattina ed è un orario a cui gli azzurri hanno dimostrato di essere pericolosamente allergici, visto che la metà delle quattro sconfitte in campionato sono arrivate proprio quando la squadra di Antonio Conte è stata costretta a presentarsi in campo alle 12.30.

A pranzo sconfitte con Como e Atalanta

Il ko più recente risale a tre settimane fa a Como e brucia ancora tantissimo: autorete dello stralunato Rrahmani, pareggio momentaneo di Raspadori e crollo nel secondo tempo, pagato nel finale con il gol del ko di Diao. Ma era andata addirittura peggio il 3 novembre scorso allo stadio Maradona, quando Di Lorenzo e compagni si fecero addirittura travolgere a domicilio (3-0) dall’Atalanta, a segno due volte con lo scatenato Lookman e poi con Retegui. “A mezzogiorno non è mai semplice e dovremo farci trovare pronti, anche perché ci aspetta un ambiente sicuramente molto caldo” , ha ammesso ieri alla radio partner Giovanni Simeone, facendosi portavoce del fermento che si vive dentro allo spogliatoio.

La vittoria sofferta a Empoli alle 12.30

Preoccupa persino l’unico precedente stagionale terminato a braccia alzate nella trasferta dello scorso 20 ottobre a Empoli: successo di misura (1-0) firmato su rigore da Kvaratskhelia, ma dopo un primo tempo trascorso dall’inizio alla fine in balia della formazione toscana, fermata in ben quattro occasioni dalle parate super di Caprile. Il disagio è oggettivo e diventa quindi una necessità correre ai ripari.

Conte, allenamenti sempre in tarda mattinata

Conte è troppo esperto per non dare il giusto peso alla situazione di potenziale emergenza e infatti a Castel Volturno tutto il lavoro della settimana è stato impostato in funzione dell’appuntamento di domenica, tenendo contro che il fischio d’inizio a Venezia è previsto alle 12.30. Dalla ripresa di martedì alla rifinitura di dopodomani gli allenamenti sono stati infatti fissati sempre per la tarda mattinata, per aiutare gli azzurri ad abituarsi alle condizioni di gara che troveranno allo stadio Penzo, dove è prevista anche la presenza di almeno mille tifosi al seguito. Sono stati polverizzati nel pomeriggio di ieri a tempo di record – come era del resto facile immaginare, anche per il via libera per i residenti in Campania – i pochissimi biglietti messi a disposizione dal club veneto per il settore Ospiti. “Dobbiamo entrare subito in campo molto carichi e non concedere spazio ai nostro avversari”, ha dato la carica Simeone.

La preparazione per la sfida di Venezia

L’approccio alla partita contro il Venezia sarà fondamentale e il Napoli ci ha lavorato con cura per tutta la settimana a Castel Volturno, con un’attenzione particolare all’alimentazione e anche al sonno, visto che per essere pronti alle 12.30 in punto gli azzurri dovranno modificare le loro solite abitudini, proprio in funzione dell’orario insolito del fischio d’inizio. Sarà stato un caso oppure no, non è dato saperlo: ma la clamorosa autorete a freddo di Rrahmani a Como è un campanello d’allarme che non deve essere assolutamente sottovalutato. Come la falsa partenza di Empoli, dove la squadra impiegò un tempo intero per scuotersi dal suo torpore e carburare.

A Venezia non dovrà succedere e sarà diversa da solito anche la vigilia dei giocatori del Napoli, che arriveranno in Veneto nel pomeriggio, ceneranno e andranno a letto presto, per poi riattivarsi domenica mattina con un risveglio muscolare. Anticipata e più robusta pure la colazione, perché sarà necessario fare il pieno di benzina in un orario insolito. I ko con Atalanta e Como sono stati una lezione: gli azzurri vogliono sfatare il tabù.

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