FIRENZE – Le firme sono quelle di Mandragora, Gudmundsson e Kean ma per il passaggio ai quarti di finale di Conference League, il tecnico Palladino deve ringraziare anche Gosens (due salvataggi straordinari in difesa e assist per Moise) e Fagioli che sta ritrovando la giusta brillantezza per mettere in mostra tutto il suo talento. La Fiorentina batte 3-1 il Panathinaikos e ribalta la sconfitta (3-2) incassata ad Atene grazie soprattutto a un primo tempo di qualità e concretezza.
«La cronaca della partita»
Fiorentina, quarti contro il Celje
Mandragora è nella sua migliore versione, Gudmundsson alla settima rete stagionale e alla seconda di fila dopo quella siglata al Maradona, Kean sempre più nel cuore dei tifosi viola che sotto l’acqua del Franchi esultano con lui. Ai quarti la Fiorentina affronterà il Celje, squadra slovena che ha eliminato ai rigori il Lugano. Prima, però, la sfida alla Juventus. Domenica al Franchi nessuno avrà altri impegni. Motta e i suoi sono avvertiti.
Primo tempo tutto viola
Che sofferenza, però. Perché la squadra di Palladino approccia benissimo, sforna uno dei migliori primi tempi in stagione, arriva al gol con facilità grazie a Mandragora che di sinistro batte l’ex Dragowski e a Gudmundsson che riprende confidenza con quanto meglio sa fare. De Gea rimane a guardare ma nella ripresa il canovaccio cambia.
Il Pana non molla ma è festa Fiorentina
I greci alzano il baricentro, la Fiorentina fatica e pare sulle gambe. Questione di testa? Di condizione atletica? Il Panathinaikos ci crede ma nel momento di maggiore sofferenza, i viola trovano il terzo gol con l’assist di Gosens che libera Kean davanti a Dragowski. Rasoterra e 21 esima rete in stagione, compreso il sigillo siglato in nazionale. Che annata per Moise e domenica incrocerà la Juventus. I greci la riaprono col rigore trasformato da Ioannidis ma nel finale perdono Mladenovic per doppia ammonizione. L’assalto non produce molto e i viola possono esultare tirando un grande sospiro di sollievo.
Fiorentina-Panathinaikos 3-1 (2-0)Fiorentina (3-5-2): De Gea; Pongracic, Comuzzo, Ranieri (34′ st Zaniolo); Dodo (49′ st Moreno), Mandragora (34′ st Adli), Cataldi (15′ st Folorunsho), Fagioli, Gosens; Gudmundsson (15′ st Beltran), Kean. (1 Terracciano, 30 Martinelli, 24 Richardson, 65 Parisi, 63 Caprini, 61 Baroncelli). All. Palladino.Panathinaikos (4-3-3): Dragowski; Vagiannidis, Arao (42′ st Cerin), Ingason, Mladenovic; Ounahi, Siopis, Maksimovic; Tete (42′ st Pellistri), Swiderski (30′ st Jeremejeff), Djuricic (12′ st Ioannidis). (1 Lodygin, 81 Lilo, 3 Max, 26 Fikaj, 30 Bregou, 21 Jedvaj, 17 Mancini, 80 Ntampizas). All. Rui Vitoria.Arbitro: Beaton (Scozia)Reti: nel pt 12′ Mandragora, 24′ Gudmundsson; nel st 30′ Kean, 36′ Ioannidis (rigore).Angoli: 5-5Rcupero: 2′ e 7’Espulso: al 48′ st Mladenovic per doppia ammonizioneAmmoniti: Comuzzo, Kean, Zaniolo per gioco falloso, Pongracic e Swiderski per reciproche scorrettezze, Palladino e Rui Vitoria per proteste.Spettatori: 15.623, incasso 375.820 euro.