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Dele Alli espulso, il gesto di Walker spacca i tifosi del Milan. “Se avesse fatto il gol del pari?”

Durante la sfida contro il Como l’esterno rossonero ha chiesto all’arbitro di non espellere il fantasista avversario, tornato in campo dopo 748 e tanti problemi. Storia di un’amicizia profonda

MILANO — L’amicizia può rompere gli schemi. Può superare l’ansia del momento e cancellare i comportamenti rituali del pallone. Di solito se la tua squadra è in vantaggio di un gol a pochi minuti dalla fine e il tuo avversario sta per essere espulso, tu sei lì e incoraggi l’arbitro a non aver paura, a estrarre quel cartellino. Cerchi un vantaggio in ogni piccolo gesto, in ogni parola. Ieri Kyle Walker ha rimescolato tutto. Quando al 90’ di Milan-Como il direttore di gara Marchetti, richiamato dal Var, si è avvicinato al suo amico Dele Alli per espellerlo, lui gli si è parato davanti per provare a fermarlo.

La vita dura di Dele Alli

Un gesto a dir poco insolito, sul 2-1 per la squadra di Conceiçao, che ha spaccato i tifosi milanisti sui social. C’è chi apprezza l’etica dell’ex Manchester City (la maggioranza), chi invece lo accusa: “E se Alli, salvato da Walker, avesse segnato il gol del pareggio al 96’?”, si legge in un commento. Il comportamento di Walker è inusuale come lo è la storia di Alli. Non giocava dal 26 febbraio 2023, Besiktas-Antalyaspor, e negli ultimi anni ne ha passate tante: depressione, dipendenze, vecchi traumi che sono tornati a tormentarlo. “Usavo sonniferi e alcol per intorpidire i sentimenti, ho deciso di andare in clinica perché sentivo che stavo perdendo la battaglia. A sei anni sono stato molestato. Sono stato mandato in Africa per imparare la disciplina, poi sono stato rimandato indietro. A sette ho iniziato a fumare, a otto anni a spacciare droga”, ha raccontato nel 2023 in un’intervista a Gary Neville.

Dele Alli, il Como dopo la depressione e gli infortuni

dopo l Si era fermato, a gennaio il Como gli ha teso una mano, facendogli firmare un contratto di un anno e mezzo con scadenza al 30 giugno 2026 e opzione fino al 2027.Gli ha dato fiducia, come ha sempre fatto Walker. Con Alli è cresciuto, hanno giocato insieme al Tottenham dal 2015 al 2017, poi tante volte con la nazionale. Proprio con l’Inghilterra, partita di qualificazione al Mondiale 2018 contro la Slovacchia, a un quarto d’ora dalla fine Alli alza un dito medio, subito ripreso dalle telecamere. La Fifa lo interpreta come un’offesa all’arbitro Turpin e apre un procedimento disciplinare, poi la spiegazione: “Giusto per chiarire, il gesto di stasera era soltanto uno scherzo tra me e il mio grande amico Kyle Walker!”, scrive Dele sui social.

L’amicizia tra Walker e Dele Alli

Compagni di squadra e amici. Circola ancora una foto scattata a una festa di Carnevale ai tempi del Tottenham, in cui Alli e Walker sono vestiti da Ali G e Mrs. Doubtfire. In un vecchio video, invece, si sottopongono alla macchina della verità, con la domanda: “Sono tuo amico?”, a cui entrambi replicano con un deciso “sì”. Risposta certificata dalla macchina, tanti anni dopo espressa con i fatti sul prato di San Siro.

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