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Germania-Italia 3-3: tripla rimonta azzurra, ma in semifinale vanno i tedeschi

Azzurri dominati nel primo tempo, ma nella ripresa Kean (doppietta) e Raspadori dal dischetto firmano una rimonta che poteva essere storica se il Var non avesse tolto alla squadra di Spalletti un rigore

Dortmund – È stata la più pazza tra le partite del ciclo Spalletti ed è successo tutto nella porta sotto la Südtribune del Westfalenstadion, dove Grosso e Del Piero scrissero la storia del Mondiale 2006. Lì, 19 anni dopo, il pallone l’hanno infilato il capitano della Germania Kimmich su rigore, il talento Musiala lasciato incredibilmente libero di calciare sul corner battuto alla svelta da Kimmich stesso, mentre Donnarumma aveva lasciato incustoditi i pali per protestare con l’arbitro Marciniak, e il centravanti di riserva Kleindienst di testa, secondo ormai malinconica prassi. Si stava concretizzando così una tra le peggiori figuracce della Nazionale, già schiacciata dal peso della sconfitta dell’andata a San Siro.

«La cronaca della gara»

La metamorfosi dell’Italia

Invece l’Italia si è risvegliata eccome, nella ripresa. La metamorfosi è ascrivibile sia ai riusciti innesti di Politano, Frattesi e più tardi di Raspadori sia allo sblocco psicologico di una squadra votata finalmente all’attacco, forse proprio perché non aveva più nulla da perdere. Due gol di Kean, con una rasoiata dopo riuscito pressing collettivo e con un’invenzione arcuata su tagliente assist di Raspadori, hanno restituito incertezza al duello. A un quarto d’ora dalla fine il pareggio pareva cosa fatta per il rigore assegnato da Marciniak (intervento su Di Lorenzo dell’affannato Schlotterbeck, poi assolto tra i dubbi dalla revisione al video).

Spalletti: “Se qualcuno ha paura resti a casa”

Il 3-3 è arrivato nei minuti di recupero: stavolta il Var ha pescato un fallo di mano di Mittelstädt su corner e Raspadori ha infilzato Baumann. Rimangono negli occhi la Germania rintanata a custodire il sofferto accesso alla Final Four della Nations League e l’Italia all’assalto col quartetto Politano-Raspadori-Lucca-Zaccagni, più Frattesi e Barella, centrocampisti incursori. Spalletti è salito e sceso dal banco degli imputati: “Approccio sbagliato, ma nel secondo tempo abbiamo preso coscienza della situazione. Per il Mondiale non vi preoccupate, sappiamo che cosa fare. Ma se qualcuno ha paura, resti a casa”. ”.

L’ostacolo principale sarà la Norvegia

La Nations League continuerà per i tedeschi a giugno, quando gli azzurri cominceranno a inseguire in Norvegia l’imprescindibile qualificazione al Mondiale. La sfida con Haaland, Sorloth e Odegaard si prefigura come il vero iceberg sulla rotta verso l’America. Ieri la batosta evitata pareva la logica conseguenza del ritmo superiore della Germania di Nagelsmann, schierata con la difesa a 3 e con Musiala pendolo destabilizzante per l’impacciata Nazionale, smascherata dal fallo da rigore di Buongiorno su Kleindenst e poi dal pasticcio di Donnarumma e dalla facile avanzata di Kimmich sul 3-0. Le 4 correzioni di Spalletti rispetto a Milano – Buongiorno per l’infortunato Calafiori (con Bastoni rispostato sul centro-sinistra della linea a 3), Gatti difensore di destra (con trasloco di Di Lorenzo sulla fascia e Politano fuori), Ricci regista per Rovella e Maldini per Raspadori – non hanno funzionato soprattutto perché i tedeschi non concedevano alcuna possibilità di palleggio a Tonali e Barella e impedivano le avanzate sulle fasce. Poi è cambiato tutto, la Germania si è crogiolata sul rassicurante vantaggio e l’Italia non ha avuto paura di rischiare. Troppo tardi per rimanere in Nations League. Non per avere fiducia in se stessa.

Germania (3-4-2-1) Baumann 6 – Rüdiger 6.5 (32’ st Bisseck 5), Tah 5, Schlotterbeck 4.5 – Kimmich 7.5, Stiller 6.5 (18’ st Gross 5), Goretzka 7 (18’ st Amiri 5), Mittelstadt 5 – Sané 5.5 (18’ st Adeyemi 4), Musiala 6 (32’ st Andrich 5.5) – Kleindienst 6.5. Ct Nagelsmann 6.

Italia (5-5-1-1) Donnarumma 4.5 – Gatti 4 (1’ st Politano 6.5), Buongiorno 4.5, Bastoni 5.5 – Di Lorenzo 6, Barella 6, Ricci 5, Tonali 5.5 (23’ st Raspadori 7), Udogie 5.5 – Maldini 4.5 (1’ st Frattesi 6) – Kean 7.5. Ct Spalletti 5.

Arbitro: Marciniak (Pol) 5.

Reti: nel pt 30′ Kimmich (rigore), 36′ Musiala, 45′ Kleindienst; nel st 5′ e 24′ Kean, 50′ Raspadori (rigore).

Note: ammoniti Gatti, Stiller, Adeyemi, Kleindienst, Bastoni. Spettatori 64.762.

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