PARMA – Alla Pinetina, da giorni, la sfida al Parma veniva indicata come la più temuta del periodo. Più del derby di Coppa Italia, giocato mercoledì scorso. Anche più della trasferta di Champions a Monaco di Baviera, in programma per martedì prossimo. Col senno di poi, la previsione era probabilmente fondata. Al Tardini i nerazzurri hanno giocato solo un tempo, segnando due gol ma sprecando lo sprecabile sotto porta. Nella ripresa la squadra di Chivu è cresciuta, grazie al cambio di modulo e alle sostituzioni, raggiungendo un pari meritato, agguantato proprio grazie ai subentrati. Un punto d’oro per il Parma, in lotta per la salvezza. Due punti buttati per l’Inter, che avrebbe avuto la possibilità di allungare a più sei sul Napoli, che dopo la sfida di lunedì a Bologna avrà un percorso in discesa fino alla fine del campionato. E che al Dall’Ara entrerà in campo galvanizzato dalla possibilità di portarsi a un punto appena dalla capolista.
«La cronaca della gara»
Darmian e Thuram illudono l’Inter
Nel primo tempo l’Inter ha costruito tantissimo ma sprecato troppo, fra palloni sparati alti e discutibili concessioni allo spettacolo, come la rovesciata di Lautaro, bella ma centrale. Due gol li comunque fatti. Il primo, classica rete dell’ex, lo ha segnato Darmian, servito da Dimarco grazie a una deviazione di Valeri. Il raddoppio, rocambolesco, lo ha firmato Thuram, che inciampando nella palla le ha impresso un’improbabile traiettoria a palombella. Papà Lilian, in tribuna, ha storto il naso. Lui non ha esultato, per rispetto alla squadra della città dov’è nato. I tentativi di arrivare in porta del Parma, prima con Bonny poi con Man, sono stati spenti da due belle parate di Sommer, prima con un piede, poi con due mani.
Il Parma rimonta con i cambi e il cuore, Inter a un passo da tracollo
Nella ripresa Chivu ha subito cambiato tre giocatori, adattando la formazione al 3-5-2 che aveva già sperimentato nel corso del primo tempo, abbandonando il 4-3-3 iniziale. Strategia perfetta, premiata dal risultato. I due gol del pareggio li hanno infatti segnati giocatori entrati a gara in corso. Prima Bernabé, in campo al posto di Hernani, su suggerimento di Bonny. Poi Ondrejka in contropiede, innescato da Pellegrino, nuovo entrato anche lui. Merito del Parma e del suo allenatore, certo. Ma anche colpa dell’Inter, entrata in campo dopo la pausa stanca, quasi spenta. Sciagurato, col senno di poi, anche il doppio cambio che ha tolto dal campo Lautaro, non al massimo della forma, e Calhanoglu, spremuto nella posizione di mezzala. In un finale di fuoco, il Parma ha addirittura rischiato di vincere, con una fuga di Pellegrino terminata con un tiro a lato di poco.
Farris: “Mancate le energie fisiche e mentali”
“Abbiamo pagato un calo di energie fisiche e mentali, dopo la gara col Milan di tre giorni fa. Quanto ai cambi, non me la prendo con nessuno: se entri quando la squadra è in un momento di flessione, è difficile fare la differenza”, ha detto Massimiliano Farris, in panchina al posto di Inzaghi squalificato, assolvendo così Correa e Frattesi, entrati in campo sotto tono. Che sia superstizione o se abbia un senso tattico, è difficile dirlo. Fatto sta che è successo di nuovo: fuori Bastoni, l’Inter ha preso gol. “Dovrebbe essere un affaticamento”, ha rassicurato Farris, visto che il difensore dell’Inter e della Nazionale è uscito dolorante.
Parma-Inter 2-2 (0-2)
Parma (4-3-3) Suzuki 6.5 – Delprato 5, Vogliacco 5.5, Valenti 5.5, Valeri 5.5 – Keita 6, Hernani 5.5 (1’ st Bernabé 7), Sohm 6.5 (9’ st Ondrejka 7) – Man 5.5 (1’ st Pellegrino 7), Bonny 6 (33’ st Camara Sv), Almqvist 5 (1’ st Leoni 6). All. Chivu 6.5
Inter (3-5-2) Sommer 6.5 – Bisseck 6, Acerbi 5, Bastoni 6 (1’ st Augusto 6) – Darmian 7, Calhanoglu 6 (20’ st Frattesi 5.5), Asllani 6 (36’ st Arnautovic Sv), Mkhitaryan 6, Dimarco 6.5 (14’ st Zalewski 5.5) – Thuram 6.5, Lautaro 5.5 (20’ st Correa 5). All. Farris 5.5
Arbitro: Doveri 5.5Reti: Darmian 15’ pt, Thuram 45’ pt, Bernabé 15’ st, Ondrejka 24’ st
Note Ammoniti Almqvist, Dimarco, Zalewski, Delprato, Correa. Spettatori 22.126