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Per il Napoli è la notte della verità: esame scudetto contro il Bologna

Posticipo al Dall’Ara (20.45) gli azzurri con 5 mila tifosi ma senza Conte in panchina. Per riavvicinarsi all’Inter è obbligatoria la vittoria Nel 4-3-3 torna McTominay

Hoy es el dia: è il lunedì della verità per le ambizioni tricolori del Napoli, che nel posticipo di stasera (20.45) a Bologna ha la grande occasione per riavvicinarsi all’Inter e alla vetta della classifica, lontana alla vigilia della trasferta in Emilia appena 4 punti. Il successo allo stadio Dall’Ara riporterebbe gli azzurri nella scia della capolista, rendendo incerti come un thrilling le ultime 7 giornate del campionato. Ecco perché per la squadra di Antonio Conte si tratta di un bivio intrigante e decisivo: i 90’ più importanti della stagione, destinati a lasciare il segno nella lotta scudetto.

Ritrovato ottimismo da una parte, preoccupazione dall’altra. L’handicap con cui misurarsi è l’inedita assenza in panchina di Conte, che dovrà assistere dalla tribuna all’atteso posticipo di stasera sul campo del Bologna. Il tecnico leccese è il primo squalificato del Napoli in questa stagione e toccherà al suo vice, Cristian Stellini, guidare la squadra in 90’ di capitale importanza nella volata per lo scudetto.

L’inattesa frenata dell’Inter a Parma ha infatti rilanciato sul più bello le ambizioni degli azzurri, che affrontano la trasferta allo stadio Dall’Ara con la consapevolezza di poter accorciare le distanze sulla vetta della classifica, quando mancano 8 giornate alla fine del campionato. Alla rimonta tricolore credono anche i tifosi, pronti a seguire in 5 mila Di Lorenzo e compagni nonostante la giornata feriale. A Castel Volturno però la vigilia è scivolata via lo stesso nel segno del basso profilo, con la rifinitura a porte chiuse (annullata la consueta conferenza prima della gara) e subito dopo la partenza con un volo charter da Capodichino. C’è da parte di allenatore e giocatori la volontà di stare alla larga da un sovraccarico di pressioni e la consapevolezza di essere attesi da un ostacolo altissimo, visto che il gruppo di Vincenzo Italiano è risalito al quarto posto ed è reduce da 6 vittorie di fila. L’occasione è molto ghiotta, insomma, ma non sarà così semplice sfruttarla.

Il Napoli dovrà fare i conti anche con il tabù delle recenti sfide in trasferta, dove l’ultima vittoria risale all’ormai lontano 18 gennaio scorso a Bergamo, contro l’Atalanta. Da allora gli azzurri hanno messo insieme lontano dal Maradona appena 3 punti in 4 partite, subendo proprio a causa del loro rendimento esterno al di sotto della sufficienza il sorpasso dell’Inter nel duello scudetto. A Bologna sarà fondamentale cambiare registro e Conte potrà farlo almeno per una volta senza pagare dazio alla solita emergenza. L’organico è infatti quasi al completo e l’unico sott’osservazione resta Leonardo Spinazzola, con non è ancora al meglio e sarà tenuto in stand by per non correre rischi.

Torna invece dopo aver smaltito l’influenza Scott McTominay, grande assente della sfida col Milan di una settimana fa. Lo scozzese è di nuovo al top e a fargli spazio sarà molto probabilmente Anguissa, reduce da un affaticamento e in svantaggio nella corsa per una maglia da titolare rispetto al compagno di reparto Gilmour. I due sono destinati a fare staffetta e ci sarà spazio pure per il giocatore del Camerun, nel corso dei 90’. Confermato il modulo 4-3-3, con Politano e Neres ai lati di Lukaku nel tridente. Di scorta Raspadori, sacrificato proprio per le esigenze tattiche nonostante stia attraversando un momento di forma molto buono. Ma ci sarà bisogno di tutti per rilanciare la caccia alla vetta. Il sogno tricolore passa per il sold out del Dall’Ara. Oggi è il giorno.

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