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Roma, Ten Hag allo stadio ospite dei Friedkin. Ranieri: “Smetto e viaggio, lo devo a mia moglie”

L’ex tecnico del Manchester United in tribuna all’Olimpico per la sfida tra i giallorossi e la Juventus. Tutti chiedono all’allenatore attuale di restare, ma il dietrofront non arriva: “Dopo 35 anni di calcio basta, voglio girare il mondo che non ho visto”

ROMA — Tutti vogliono Ranieri, tranne Ranieri. Perché l’unico a respingere l’idea di continuare sulla panchina romanista è proprio l’allenatore, che dal suo rientro a Trigoria viaggia con la media di quasi due punti a partita, la migliore degli ultimi otto anni (nella storia recente soltanto Luciano Spalletti ha fatto meglio). Per convincerlo a restare non bastano le chiamate del presidente Dan Friedkin, gli appelli del direttore sportivo Florent Ghisolfi e neanche le preghiere dei calciatori, dal portiere Svilar (“Abbiamo chiesto a Ranieri di restare”) fino a Baldanzi (“Tutta la squadra lo vuole”) e Angeliño (“Siamo felici se rimane”). Senza dimenticare l’amore incondizionato dei tifosi giallorossi, tornati a vedere l’orizzonte sereno di una stagione iniziata nella tempesta, con l’esonero di De Rossi prima e la disastrosa gestione di Ivan Juric dopo.

Ranieri: “Basta con il calcio, voglio girare il mondo”

A novembre Ranieri eredita una Roma da rianimare, distante solo quattro punti dalla zona retrocessione. Si presenta come un dottore (“Bisogna curare il malato”, dice) e la terapia funziona. Comincia il suo terzo viaggio giallorosso a dodici punti dal quarto posto; sei mesi dopo, in attesa della sfida tra Bologna e Napoli, la Champions League dista tre lunghezze (la Roma ha 53 punti, Bologna e Juventus 56). Ma tutto questo non basta per convincerlo. “Big Ben ha detto stop”, sorride Ranieri dopo il pareggio all’Olimpico contro la Juventus. “Una decisione assurda” secondo il capo delegazione della Nazionale Gianluigi Buffon, che – ospite a Dazn – prova a convincere il suo ex allenatore: “Perché deve fare un passo indietro se ottiene questi grandi risultati?”. Pronta la risposta di Ranieri: “Grazie Gigi, ma io avevo già smesso l’anno scorso e sarei tornato in pista solo per Roma o Cagliari. Onestamente, dopo 35 anni di calcio uno vuole anche fermarsi. Prima di morire voglio vedere cosa c’è oltre il calcio, ho voglia di viaggiare, di girare il mondo che non ho visto. Lo devo anche a mia moglie. È giusto che io dica stop”. Anche se il lavoro per la Roma continua: “Non sarò un dirigente, ma un consigliere del presidente”, specifica il tecnico nella conferenza dopo la partita. “Mi auguro che Friedkin possa avere fiducia cieca in me, perché io cercherò di fare il bene della Roma”.

Ten Hag per la panchina della Roma

Scegliendo anzitutto il nuovo allenatore: a seguire la sfida in tribuna, ieri, c’era il tecnico olandese Erik ten Hag. Ospite dei Friedkin, per l’ex Ajax e Manchester United non risultano ancora contatti concreti, nonostante abbia alloggiato – come riportato dal Messaggero – nello stesso hotel in cui avevano pernottato gli acquisti di febbraio Salah-Eddine e Nelsson. Ranieri vive così le sue ultime sette gare romaniste, con un occhio al futuro della panchina e l’altro sul campo, aspettando un derby carico di significato. Per la storia – la sua (ha sempre vinto) e quella della Roma – e il presente, visto lo sprint per la Champions, con la Lazio sesta (55 punti) e rinvigorita dal successo di Bergamo. Il derby di domenica sera, comunque vada, sarà l’ultimo di Ranieri da allenatore giallorosso.

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