Roberto Mancini è arrivato a Bogliasco. Poco dopo le 11.30, l’ex commissario tecnico della nazionale italiana e bandiera della Sampdoria, ha raggiunto in un’auto dai vetri oscurati il centro sportivo “Gloriano Mugnaini” per un saluto ai suoi ex compagni di squadra e colleghi Alberico Evani e Attilio Lombardo che nel frattempo stavano dirigendo la seduta di allenamento, la prima di una doppia razione di lavoro in vista della sfida casalinga di sabato prossimo contro il Cittadella al “Ferraris”.
L’ex 10 blucerchiato era a bordo campo ad osservare la razione di lavoro odierna di Bereszynski e compagni insieme al board advisor Alessandro Messina, all’amministratore delegato Raffaele Fiorella, al direttore sportivo Andrea Mancini (il figlio) e il coordinatore dell’area tecnica Giovanni Invernizzi.
Poco dopo le 12 è arrivato al campo sportivo anche il presidente Matteo Manfredi. Obiettivo serrare i ranghi in vista di un match delicatissimo per i colori doriani e per una squadra sempre invischiata nella lotta per non retrocedere in Serie C.
Ieri sera Mancini, attraverso i social, aveva voluto precisare di non avere alcun ruolo definito all’interno della Sampdoria, nè consulente, nè consigliere, nè capo della performance, ma di essere solo il primo tifoso di una squadra a cui è rimasto molto legato e di sperare che possa risolvere al più presto tutto i suoi problemi, evitando una clamorosa quanto storica e vergognosa caduta in serie C.
Il suo arrivo sta comunque scatenando entusiasmo all’interno dell’ambiente blucerchiato. Già venduti 2500 biglietti (da aggiungere ai quasi 20 mila abbonati) per la gara di sabato contro il Cittadella.
Mancini, prima della ripresa pomeridiana degli allenamenti, si è recato al cimitero di Bogliasco per rendere omaggio alla tomba dell’ex presidente blucerchiato Paolo Mantovani, sotto la cui guida vinse lo scudetto nella stagione 1990-1991, il primo nella storia del club.
Mancini è stato accompagnato dall’ex calciatore e oggi coordinatore dell’area tecnica della Sampdoria Giovanni Invernizzi e da un amico che gli fa da autista. L’ex capitano blucerchiato è poi tornato al campo di allenamento dove si è seduto in disparte a guardare l’allenamento.
