Sono diventati ufficialmente tre i titolarissimi del Napoli indisponibili per il posticipo di lunedì sera al Maradona (ore 20.45) contro l’Empoli. Alle pesanti squalifiche di Giovanni Di Lorenzo e Frank Anguissa, fermati per una giornata dal giudice sportivo, si è aggiunta infatti anche la conferma dell’infortunio di Alessandro Buongiorno: già costretto a gettare la spugna dopo l’allenamento di rifinitura nella trasferta di Bologna e sottoposto alle terapie del caso dall’inizio di questa settimana. Il suo nuovo stop non è stato dunque un fulmine a ciel sereno e il comunicato ufficiale del club azzurro di ieri pomeriggio è servito solamente a fare chiarezza sull’entità del problema fisico (tendinopatia) accusato dal difensore della Nazionale. Per lui si profilano un paio di settimane di stop ed è quasi certo di conseguenza che il pilastro del reparto arretrato di Antonio Conte dovrà saltare pure la sfida di sabato Santo a Monza. Comprensibile il disappunto del tecnico leccese, obbligato per l’ennesima volta a fare i conti con l’emergenza e in attesa di una bella notizia almeno per il recupero di Leonardo Spinazzola, che rimane per adesso incerto.
«Abbiamo la possibilità di dare fastidio fino alla fine, ma sarà importante poter contare sull’organico al completo», aveva detto Conte dopo la vittoria contro il Milan. Il suo auspicio però non si è realizzato a Bologna (out Meret, Spinazzola e Buongiorno) e anche con l’Empoli mancheranno al Napoli tre big, in linea con lo sfortunato trend che a Castel Volturno va ormai avanti da mesi. L’emergenza è infatti diventata una compagna inseparabile degli azzurri, che invece erano stati graziati in precedenza dalla malasorte nel girone d’andata. Pure così si spiega il netto calo di rendimento nella fase discendente del campionato della ex capolista, che nella classifica provvisoria post mercato invernale in poi è precipitata addirittutura al decimo posto, riuscendo peraltro a rimanere nella scia dell’Inter.
È la somma che fa il totale e grazie al fieno messo in cascina nella fase iniziale del campionato il Napoli è ancora in lotta per lo scudetto, nonostante le sofferenze degli ultimi due mesi e mezzo. Non deve dunque sorprendere ed è anzi giustificato l’entusiasmo a oltranza dei tifosi: oltre 200 presenti ieri all’esterno del centro sportivo di Castel Volturno (a caccia di selfie e autografi) e attesi in più di 50 mila dopodomani sera al Maradona, dove sarà registrato in occasione della sfida contro l’Empoli l’undicesimo sold out della stagione. La febbre per la volata per il tricolore è sempre alta e per l’occasione saranno organizzate sette corse supplementari della Linea 2 della metropolitana dalla stazione Campi Flegrei: cinque in direzione Barra e due in direzione Pozzuoli, per rendere meno caotico il deflusso dallo stadio di Fuorigrotta. Ma prima il dodicesimo uomo farà la sua parte in tribuna, spingendo gli azzurri verso la vittoria nonostante l’emergenza.
Conte rispetto alla trasferta di Bologna ha recuperato il portiere Meret, sostituito peraltro bene da Scuffet. Idem per Juan Jesus, già bravo a farsi trovare pronto allo stadio Dall’Ara e pronto di nuovo a raccogliere la pesante eredità di Buongiorno. Toccherà invece a Mazzocchi e Gilmour prendere il posto degli squalificati Di Lorenzo e Anguissa, con la conferma quasi certa del 4-3-3. L’emergenza morde e cambiare modulo sarebbe per il Napoli un azzardo, anche se Raspadori sta bene. Almeno in avanti c’è la possibilità di qualche scelta. Intanto incombe il futuro: ufficiali le date del ritiro estivo a Dimaro, dal 17 al 27 luglio. «Sono felice di continuare il bellissimo rapporto con il Trentino per il quattordicesimo anno – ha detto Aurelio De Laurentiis – Saremo presenti da subito con tantissimi giocatori per iniziare un percorso sempre più vincente».