Quando il gioco si fa duro, tocca ai campioni. Quelli che sanno fare la differenza. Ecco perché i 50 mila del Maradona avranno un occhio di riguardo per Scott McTominay. La botta all’anca rimediata al Dall’Ara contro il Bologna ha tenuto i tifosi con il fiato sospeso, ma le notizie avevano già ridimensionato l’allarme.
Poi ci ha pensato Antonio Conte, nella conferenza di vigilia, a togliere gli ultimi dubbi: “Sta bene”, ha spiegato l’allenatore del Napoli. Poche parole per consegnargli di fatto una maglia da titolare nel match di stasera contro l’Empoli. Con una raccomandazione non da poco: “Speriamo possa fare gol”. In una squadra che deve aumentare il ritmo offensivo, l’apporto dello scozzese, cresciuto a Manchester e conquistato da Napoli e dalla sua gente, è fondamentale.
McTominay è il secondo marcatore azzurro con sei reti all’attivo in campionato. Inserimento, colpo di testa e una conclusione potente rappresentano la miscela giusta per gli azzurri che devono soltanto vincere contro l’Empoli per rimanere in scia dell’Inter. McTominay si è messo in proprio l’ultima volta il 9 febbraio nell’1-1 a Fuorigrotta contro l’Udinese, poi si è fermato. Più di due mesi senza la zampata del 28enne pupillo di sir Alex Ferguson allo United. “Ha avuto diverse occasioni ultimamente”, ha spiegato Conte. McTominay ha sfiorato il raddoppio a Bologna ed è stato il più pericoloso pure a Venezia nello 0-0 che rappresenta ancora un rimpianto nella lotta scudetto del Napoli. Ora c’è l’Empoli per aumentare il bottino e magari eguagliare il record di reti in campionato (7) realizzato proprio nella scorsa stagione in Premier League.
McTominay aiuterà il tridente offensivo, molto più di Lobotka e Gilmour, più adatti in fase di costruzione. Saranno loro a completare il terzetto in mediana. Scott avanzerà tanto e giocherà quasi accanto a Lukaku, oppure dialogherà con Neres sulla sinistra che è il nuovo regno del brasiliano, l’altro campione di cui il Napoli avrà bisogno per tornare alla vittoria in maniera convincente. L’ex Benfica è rientrato dall’infortunio muscolare proprio con il Milan, dove per un’ora ha brillato. Col Bologna, invece, non è riuscito a mettersi in evidenza ed è stato più attento in fase di non possesso piuttosto che nel duello con Holm. «Quando si rientra da un infortunio muscolare – ha spiegato Conte – c’è bisogno di un po’ di tempo per tornare nei meccanismi e fare la differenza atleticamente».
Neres dovrà dimostrarlo stasera: le speranze di un duello scudetto avvincente fino al termine del campionato dipendono molto dall’imprevedibilità dell’attaccante cresciuto nel San Paolo. Crea la superiorità numerica quando salta l’uomo e mette i compagni nella condizione di essere decisivi in zona gol. Ha collezionato 6 assist e gli piacerebbe riprendere la collezione. Ha segnato poco finora (contro Como e Fiorentina), ma l’Empoli è l’occasione per tornare protagonista. Lui, Lukaku e Politano davanti. Conte non ha dubbi e ha “ufficializzato” pure la presenza dal primo minuto di Juan Jesus e Mazzocchi in difesa. Gregari al servizio dei campioni. Tocca a loro lasciare il segno. Scott McTominay è pronto. Il Napoli lo aspetta, il Maradona pure: c’è voglia di festeggiare tutti insieme.